
Salvini contestato a Bagno a Ripoli: «Follia schierare 150 poliziotti e carabinieri per un dibattito pubblico»

BAGNO A RIPOLI (Fi) – Circa 70 manifestanti con lo striscione «Mai con Salvini» e 150 tra poliziotti e carabinieri. Questo il clima all’esterno della Biblioteca di Bagno a Ripoli (Firenze) dove dalle 21 è in corso un incontro pubblico del segretario della Lega Nord Matteo Salvini, oggi in provincia di Firenze per un tour in vista delle prossime elezioni regionali di primavera. Un presidio di polizia è stato allestito anche alla vicina casa del popolo di Grassina sulla facciata della quale è esposto un striscione su cui è scritto «giovedì 26 ore 20,30 presidio antifascista Ponte a Niccheri».
Non si sono registrati incidenti e gli oppositori politici di Salvini restano all’esterno dell’edificio. Nonostante questo il leader della Lega ha ritenuto di dover cancellare un aperitivo che era stato organizzato con i simpatizzanti del suo partito, dopo le minacce ricevute dal titolare del locale.
«E’ da matti che nel 2015 si debbano schierare 150 agenti tra polizia e carabinieri per permettere un dibattito in una biblioteca pubblica. E’ una follia» ha detto Salvini. «Abbiamo dovuto spostare tre aperitivi – ha proseguito – perché anche i cuochi sono stati minacciati. Siamo in Toscana o nel terzo mondo? La Toscana merita più rispetto e noi vogliamo liberarla da questo regime rosso».
Poco prima dell’inizio dell’incontro è arrivato via Twitter un commento del governatore della Toscana Enrico Rossi: «@Matteosalvinimi #senzaperitivo a Bagno a Ripoli ricorda ai più maturi un certo Almirante a Cantagallo». Che poi, su Facebook, aggiunge: «Complimenti ai circoli Arci della Toscana che hanno reagito con fermezza alle strumentalizzazioni di Salvini che, per finalità e idee politiche, nulla hanno a che vedere con la tradizione democratica e antifascista di chi quei Circoli ha costruito, dando un contributo fondamentale allo spirito democratico di questa regione. Se nel 1973 si guardò a Cantagallo che rifiutò il caffè all’allora segretario del Msi Almirante, d’ora in poi si guarderà ai sinceri democratici della Toscana che, nel nuovo secolo, hanno rifiutato un aperitivo a Salvini».