Maltempo, Firenze: scoperchiata dal vento la chiesa di Michelucci sull’autostrada A1, dedicata a San Giovanni Battista

FIRENZE – Le raffiche che  hanno devastato la Toscana si sono accanite anche su una vittima illustre, certo la più prestigiosa fra tutte le cose sfregiate dal vento : la chiesa di San Giovanni Battista sull’autostrada, progettata da Giovanni Michelucci, è stata parzialmente scoperchiata. Il pregiato tetto di rame verde, unico al mondo, è stato divelto per molti metri da ventate calcolate a oltre 100 chilometri l’ora. Una larga porzione di quel tetto è saltata lasciando scoperte le travi di legno.

Si tratta di un danno non lieve  anche dal punto di vista affettivo e religioso: perché la chiesa è luogo di culto frequentato, non solo la domenica, e  molto caro a molti automobilisti che, quando possono, non disdegnano di fermarsi per una visita e accendere una candela. Danno serio, dicevamo, anche dal punto di vista pratico: ci vorrà  tempo per riprodurre quelle piastre di rame verde capaci di comporre una copertura così particolare e, nel suo genere,  bellissima.

E’ invece ottimista il parroco, don Elio Pierattoni, che cura la chiesa dal 1960, cioè da quando venne inaugurata: Dice:”Se s’interverrà presto i danni non sono gravi. La parte della copertura sollevata e staccata dal legno è comunque rimasta sul tetto. Ho avvertito la proprietà, cioè Autostrade per l’Italia”.

La costruzione della chiesa, affidata alla capacità e all’arte di Giovanni Michelucci, fu voluta per ricordare gli operai morti nella realizzazione dell’Autostrada A1, Muilano-Napoli, che furono 160. L’anno scorso, quando Autostrade ha voluto celebrare i primi 50 anni dell’A1, la cerimonia ufficiale si tenne proprio nell’area della chiesa, vicino al casello di Firenze Nord. La speranza? Che i lavori siano rapidi. E che la ferita inferta dal vento venga cancellata presto, per restituire agli automobilisti quello che, da mezzo secolo, è un vero e proprio simbolo per chi viaggia sull’autostrada che passa accanto ai monumenti di Firenze.