Agriturismo, Toscana: il 40% delle imprese è guidato da donne. E molte sono straniere
Non lo diciamo solo perché si celebra l’8 marzo, ma è possibile che, almeno partendo dalla campagna, l’universo femminile possa far riaccendere la fiammella dell’economia. Intanto quella agricola. Il 40% degli agriturismi parla al femminile in Toscana. Nella regione leader nazionale numero di strutture (4.108 strutture, 19,7%) è l’impronta delle donne a caratterizzare la nostra offerta agri-turistica così come caratterizza l’intero settore agricolo dove la percentuale, nonostante la flessione registrata nell’ultimo anno (-3.9%), ha raggiunto il 31,9%. Continua invece la crescita delle imprese agricole rosa a conduzione straniera (+4,4%) che sono ormai arrivate alla soglia delle due mila unità (fonte Istat – Unioncamere). A fornire il nuovo quadro a livello regionale è Coldiretti Toscana in occasione della Festa delle Donne (www.toscana.coldiretti.it).
Ad imprimere una nuova accelerazione all’impegno delle donne in agricoltura nei prossimi anni sarà il nuovo regolamento attuativo della l.r. 30/2003 smi Disciplina delle attività agrituristiche e delle fattorie didattiche in Toscana”, il cui testo coordinato è stato pubblicato sul BURT n. 61 del 17/12/2014 che prevede la possibilità di svolgere attività di agri-nido, fattoria didattica e servizi di agricoltura sociale. Il regolamento era stato fortemente voluto e richiesto da Coldiretti che aveva proposto un albo delle fattorie didattiche già nel 2012.
Di tutto questo ci ha parlato Maria Cristian Rocchi, delegata donne impresa di Coldiretti toscana. La quale illustra la nuova situazione così: “Queste opportunità possono essere colte dagli imprenditori agricoli, anche grazie all’ormai imminente emanazione dei primi bandi del nuovo piano di sviluppo rurale, che prevede misure per favorire la diversificazione dell’attività agricole e per lo svolgimento di pratiche di agricoltura sociale. Il lavoro in agricoltura permette alle donne di far coincidere i tempi della vita privata: possono stare vicino ai figli, gestire al meglio la propria famiglia”.
Ed è centrale, per lo sviluppo delle imprese rosa, l’ opportunità derivante dalla filiera corta: la vendita diretta è sempre più diffusa ed è un sostegno importante per chi fa agricoltura. Donne o uomini che siano.
8 marzo, agricoltura, coldiretti