Firenze, Università, Caselli: «Ho rinunciato per rispetto ai ragazzi per bene che mi avevano invitato»
FIRENZE – Episodio di antidemocrazia all’Università di Firenze, al Polo scientifico di Novoli, dove i collettivi di Scienze politiche si muovono a piacimento, tollerati dalle autorità accademiche. Le quali hanno sopportato un fatto grave: ossia che non venisse fatto parlare l’ex procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli, che ha rinunciato a partecipare all’ incontro, organizzato da Sinistra Universitaria e da Libera. Motivo? Il Collettivo di Scienze politiche aveva indetto un presidio, definendo Caselli ‘personaggio sgradito’ per le inchieste sui No Tav.
Conosco personalmente Caselli dai tempi in cui eravamo entrambi a Torino, lui come procuratore della repubblica, io come prefetto e ricordo perfettamente le battaglie comuni per la tutela della legalità. L’ho raggiunto telefonicamente per esprimergli solidarietà e mi ha confermato di essere stato lui, autonomamente, a rinunciare all’incontro. Con queste parole: «Non mi andava che ragazzi perbene, come quelli di Libera e della sinistra universitaria, organizzatori del Convegno, si trovassero di fronte a situazioni spiacevoli d’intolleranza provocate da qualche facinoroso».
Amaro il commento del responsabile locale di Libera, Luca Grillo: «Per noi è un grosso colpo perché in questo modo viene leso il diritto di manifestare il proprio pensiero. Caselli avrebbe dovuto fare un intervento sulla legalità e la lotta alla mafia. La Tav non era oggetto dell’incontro e su questo argomento anche all’interno di Libera ci sono posizioni contrastanti. Ma tutto ciò non può minimamente sminuire quello che Caselli ha fatto nella sua attività di magistrato».
Le Forze dell’ordine avevano assicurato al magistrato che avrebbe potuto tranquillamente parlare senza problemi e che loro avrebbero garantito la sua sicurezza, ma Caselli non ha voluto mettere in difficoltà gli organizzatori. Nel silenzio perdurante delle autorità accademiche. Morale? Preoccupa il clima d’intolleranza che sta aumentando anche nella nostra città, dalle occupazioni di stabili, alle manifestazioni violente contro gli sgomberi, alle intimidazioni contro chi la pensa diversamente. Per fortuna le Forze dell’ordine controllano e vigilano mantenendo nervi saldi. L’auspicio? Che siano messe nelle condizioni di continuare ad operare con saggezza e buon senso. Senza intralci.