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Europa League: La Fiorentina spreca, la Roma pareggia: 1-1. Grande Neto: para un rigore a Ljajic. Pagelle

Europa League, Fiorentina-Roma, Ilicic in azione (foto Giacomo Morini)
Europa League, Fiorentina-Roma, Ilicic in azione (foto Giacomo Morini)

FIRENZE – Ha sprecato troppo, la Fiorentina, soprattutto nel primo tempo. Che si sarebbe potuto chiudere anche con due o tre gol di vantaggio per i viola. Che invece hanno saputo capitalizzare poco: solo il bellissimo gol di Ilicic, ispirato dal piede fatato di Salah. Se non lo finisci, l’avversario risorge. Come ha fatto la Roma: che ha pareggiato con un colpo di testa di Keita (che forse si è appoggiato su Alonso) dopo aver avuto due grandi occasioni. La prima su rigore inesistente: Iturbe è andato giù in area senza essere stato nemmeno sfiorato da Neto in uscita. Ma il portiere si è rifatto indovinando la traiettoria e deviano il tiro di Lajajic dagli undici metri. Eppoi la seconda occasione romanista: ancora una volta il portiere è stato grandissimo: intervendo di piede, a tre quarti campo, su Nainggolan lanciato a rete. Neto è un super portiere. Merita un 8 rotondo. Senza se e senza ma. Peccato che non sia più della Fiorentina. Gli va dato atto di onorare la maglia. Bravo. E grazie. Detto questo, bisogna sottolineare il secondo tempo un po’ strambo di una Fiorentina decisa a cogliere il raddoppio e disattenta sulle ripartenze giallorosse. Neto è stato straordinario, centrocampisti e difensori si sono lasciati sorprendere in troppe occasioni. Stranchezza? Anche. E un altro problema: l’uscita di Pizarro, a fine primo tempo. Se n’è andato, il Pek, toccandosi la coscia destra. Dolore forte. Segno del riacutizzarsi del guaio muscolare. Aquilani, onestamente, non è stato all’altez<za di Pizarro. E la Roma ha … respirato meglio a centrocampo. L’uno a uno lascia aperta ogni soluzione. Giovedì 19 marzo, San Giuseppe, all’Olimpico capitolino sarà battaglia durissima. L’auspicio? Che l’Uefa non mandi un altro arbitro scadente come lo spagnolo Lahoz. Ha cioncesso un rigore che non c’era e ha ammonujto a senso unico. Sorvolando, alla fine, sul recupero: tre minuti scarsi e tutti negli spogliatoi. Michel Platini, gran capo dell’Uefa, evitaci altre direzioni i gara così. E ricordati che la Fioentina è sempre ferita dal ricordo del norvegese Ovrebo … il boia Monaco.

FIRENZE – Ribolle d’entusiasmo, il Franchi. La batosta con la Lazio non ha scalfito la voglia di Fiorentina. La curva Fiesole saluta l’ingresso delle squadre con un’azzeccata coreografia, ispirata a Firenze. Su un enorme sfondo viola spiccano quattro quadretti: Palazzo Vecchio, il Perseo, il David, il Duomo. In mezzo lo stemma della Repubblica fiorentina. In tribuna il ct, Antonio Conte. Siamo in Europa: l’altoparlante non diffonde l’inno di Narciso Parigi ma la musica ufficiale dell’Euroleague. Comanda l’Uefa. Montella schiera la formazione ora più affidabil: Gonzalo e Basanta difensori centrali di un pacchetto a quattro; a metà campo il doppio regista, ossia Pizarro e Badòlj. Davanti Joaquin, Ilicic e Salah. Con Babacar pronto in panchina. Garcia non dispone di Totti. Ma De Rossi promette scintille, così come Ljajic, schierato al centro della prima linea. La Roma prova a sorprendere subito, ma la difesa viola è compatta. Poi è Salah a dare il via alle danze. Al 6’ l’egiziano cerca lo spiraglio con il primo vero tiro in porta ma un groviglio di gambe respinge.

ILICIC – Poco dopo è Ilicic a tentare: niente da fare, scivola e calcia male. Sfortunato? Ma un’aggiustatina al tiro, in allenamento, no? Una volta ci facevano calciare al muro per ore… In ogni caso è la Fiorentina a tenere il pallino del gioco. La Roma se ne sta prudentemente indietro. Non è certo la formazione brillante d’avvio campionato: si tratta, ora, di una squadra incerta e con un sacco di problemi. La Fiorentina la studia e, quindi, la colpisce. E’ il 17’: Salah intercetta un passaggio sbagliato a metà campo di De Rossi (errore clamoroso per uno come lui!), s’impadronisce del pallone e viaggia alla velocità del fulmine verso l’area avversaria. Sulla destra intravede Ilicic: solo. Josip combatte forse con se stesso, vince la paura (“Stavolta non posso sbagliare”, dice forse a se stesso) s’avventa sulla sfera, entra in area e infila l’angolo alto alla sinistra di Skorupsi. Grandissimo gol! Il Franchi invoca il suo nome: riconciliazione fra lo sloveno e i tifosi. Era l’ora! I viola, galvanizzati, insistono. Salah (23’) mette un’altra palla gol sui piedi di Basanta che arriva in corsa da dietro: conclusione alle stelle. Peccato. Ma lasciatemi dire che l’egiziano, fra le virtù calcistiche, possiede anche senso della posizione e altruismo. Il passaggio-gol per Ilicic e anche l’ultimo per Basanta ne sono la dimostrazione lampante. Quindi brutto episodio (29’): Nainggolan brutalizza Badelj e viene giustamente ammonito. Era già diffidato: salterà la partita di ritorno, il 19 marzo, all’Olimpico di Roma. Non è un periodo fortunato per Nainggolan: domenica scorsa fu protagonista, involontario, nell’azione del terrificante infortunio al giovane Mattiello del Chievo Verona. Stasera appare assai nervoso.

PIZARRO – La Fiorentina continua a fare la partita. Dietro Gonzalo è quasi impeccabile. Possiamo dire che nel lunedì nero dell’Olimpico, contro la Lazio, la sua assenza si è fatta sentire. La Roma sembra un fiore appassito: profuma poco. Nel senso che la sua manovra è lenta e prevedibile. I tifosi giallorossi capiscono la difficoltà: cominciano a incitare senza tregua. De Rossi esce per infortunio: brutta serata per lui, soprattutto per l’errorone con passaggio sbagliato. In mezzo al campo è sempre Pizarro a dettar legge, insieme al fido Badelj. Keita e Nainggolan si dannano l’anima, però con poco costrutto. Magari con qualche sussulto (41’) quando Ljajic attraversa il limite dell’area con il pallone al piede servendo Nainggolan: il tiro è secco ma fuori di un paio di metri. Quindi (42’)miracolo di Neto: respinge alla disperata un tiro ravvicinato di Florenzi. Sul pallone si avventa Ljajic che lo spara altissimo. Pericolo scampato! Poi la tegola: Pizarro si ferma. Si tocca una coscia: ahi, non ce la fa. Solito problema muscolare. Esce scuotendo la testa e spaccando una bottiglia vicino alla panchina. Peccato perché era stato uno dei migliori, diciamo pure il faro, l’ispiratore del gioco della Fiorentina. Al suo posto Mati Fernandez. Mentre l’arbitro spagnolo ammonisce, senza motivo, Ilicic. Meno male che lo considerano uno dei migliori della Liga!

NETO – In avvio di ripresa la Fiorentina insiste. Apprezzabilr (6’) una bella discesa di Alonso: pallone respinto dalla difesa giallorossa. La Roma prova qualche alleggerimento in contropiede: Gonzalo Rodriguez chiude a saracinesca. Poi la frittata. Rilancio da metà campo per Iturbe che scappa, entra in area, cerca di aggirare Neto, poi rotola a terra. Scaraventato giù dal portiere? No, la ripetizione nel monitor qui in tribuna stampa dimostra che Neto non l’ha neanche toccato. Scena da teatrante, quella di Iturbe. L’arbitro abbocca e punta il dito sul dischetto. Ma San Giovanni non vuole inganni: il tiro di Ljajic, non forte ma angolato, a destra di Neto, viene intuito e respinto dal portiere. Grande Neto! Per reazione, la Fioentina stringe rabbiosamente d’assedio l’area romanista. Ilicic (16’) e Borja (19’) concludono di pochissimo a lato. Ma aiuto, c’è un improvviso rovesciamento di fronte: stavolta è Nainggolan a scappare da solo, ma affrontato con successo a tre quarti di campo da Neto, in scivolata, che ancora una volta salva il risultato. Straordinario portiere! Peccato davvero che se ne vada… Poi l’arbitro spagnolo, che dà l’impressione di non capirci più nulla, ammonisce l’ennesimo viola: Badelj. Ma chi l’ha mandato questo fischietto iberico?

BABACAR – Montella sostituisce Borja Valero, che ha speso molto, con Aquilani. Viola di nuovo vicini al gol (27) ma Alonso sparacchia fuori. La Fiorentina appare un po’ provata. E Garcia gioca l’ultima carta: Gervinho. Fuori Ljajic. Ma è un momento fortunato per la Roma. Su calcio d’angolo di Florenzi, svetta Keita, che sembra appoggiarsi su Alonso, e di testa la mette dentro. E l’arbitro? Indica il centrocampo. Cieco totale? Uno a uno. Ahi, ahi. Ora diventa dura. La Fiorentina riparte. Badelj (32’) scarica rabbia e pallone verso Skorupsi che devia in angolo. Anche Montella fa la mossa: dentro Babacar e fuori Ilicic. I viola attaccano, la Roma è pericolosa nelle ripartenze. Salah (44’) lascia di stucco Holebas e vola verso l’area. L’arbitro fischia un fallo: ma di chi? No, caro senor Lahoz, lei non è all’altezza. Di dirigere in Europa. Tre minuti di recupero: con tutti quegli ammoniti e il gioco spezzettato. Sapete che cosa dico: meglio il peggior arbitro italiano! E fra una settimana, a Roma, sarà una battaglia. Che la Fiorentina combatterà giocando come sa: questa Roma è insidiosa, ma per nulla insuperabile.

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Sandro Bennucci

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