
India, Marò: nuovo scandaloso rinvio al 1 luglio. L’irritante decisione del tribunale indiano

NEW DELHI – Nuovo scandaloso rinvio (al 1 luglio) della decisione del tribunale indiano sul caso dei nostri marò. Ben tre governi italiani hanno assistito e assistono impotenti alle lungaggini delle autorità indiane che si prendono gioco dei due fucilieri e delle autorità del nostro paese, evidentemente considerato uno zero a livello internazionale. Il tribunale speciale di New Delhi incaricato di esaminare l’incidente che ha coinvolto nel 2012 i fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone ha preso atto oggi che il caso e’ ancora all’esame della Corte suprema ed ha quindi citato nuovamente le parti per il prossimo 1 luglio 2015. Il giudice Neena Bansal Krishnam, dopo aver ricevuto informazioni sull’udienza svoltasi martedi nella Cancelleria della stessa Corte, ha fissato la nuova data.
OPPOSIZIONI – Non si sono fatte attendere le reazioni indignate e caustiche dell’opposizione nei confronti dell’inerzia governativa. In particolare Maurizio Gasparri dichiara: “Renzi si svegli. L’udienza che dovrebbe risolvere la vergognosa vertenza dei nostri due Maro è stata rinviata ancora a luglio. Un tempo lunghissimo e inaccettabile. Renzi in pochi mesi pretende di trasformare malamente l’Italia e poi permette che passino anni interi per risolvere una situazione gravissima come quella di Latorre e Girone. Questa totale indifferenza sua e dei suoi ministri è la misura della loro incapacità. I nostri fucilieri sono innocenti. Hanno fatto il loro dovere in una missione internazionale. Questo governo inadeguato a fronteggiare un caso che doveva da subito coinvolgere tutta la comunita’ internazionale fa vergognare di essere italiani”. Analoghe reazioni da parte di esponenti di Lega e Forza Italia, mentre la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, chiama in causa il Capo dello Stato: “Di fronte al milionesimo rinvio indiano dell’udienza marò anche la pazienza di Gandhi sarebbe finita. Cosa dice il presidente Mattarella?”,
Dopo una giornata intera di silenzio del governo si esprime ufficialmente il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni che afferma: “Del rinvio prendiamo atto ma, com’è noto, stiamo lavorando per una soluzione del caso basata su un’intesa politica tra i due governi. Questo resta il terreno del nostro impegno”. Prendiamo atto senz’altro delle dichiarazioni del Ministro e delle buone intenzioni del Governo. Constatiamo però che l’impegno diplomatico di tre governi, dopo tre anni, non ha portato a nessuna conclusione, anzi il nostro Paese viene preso ripetutamente per il bavero dalle autorità indiane. Evidentemente contiamo meno del due di briscola, nonostante le altisonanti dichiarazioni del premier.
