Firenze, boom dei saloni di bellezza cinesi: +344%. Allarme abusivismo e norme igieniche
FIRENZE – I cinesi «sbancano» nel business della cura del corpo e dei capelli, con un aumento dei saloni gestiti del 344% – dal 2011 al 2014 – dei quali oltre la metà è concentrata a Firenze, il 18% nell’Empolese e il 15% nella Piana fiorentina – dati Confartigianato. Nonostante il generale segnale positivo del comparto del benessere – in crescita, dal 2009 al 2014, del 4,2%, in controtendenza alla crisi – la concorrenza degli abusivi si fa sentire soprattutto tra i parrucchieri italiani regolari.
LE PROBLEMATICHE: Il fenomeno dell’abusivismo si sta sempre più radicando nell’intero settore, non solo tra i parrucchieri ma anche estetisti e tatuatori. Le conseguenze sono negative dal punto di vista economico, nei confronti dei saloni in regola, e verso i cittadini – tasse non pagate, contributi non versati. Inoltre, gli abusivi non garantiscono il rispetto delle norme igieniche e di sicurezza, con possibili danni ad esempio alla cute e ai capelli – per l’uso di prodotti non a norma – oppure dermatiti, micosi, allergie, problemi causati da massaggi non professionali, fino alla possibilità di contrarre l’epatite C o all’Aids, per l’uso di strumenti non sterilizzati.
LA CAMPAGNA : Contro il fenomeno, è stata lanciata una campagna di sensibilizzazione dei consumatori – da parte di Camera di Commercio di Firenze, Confartigianato e Cna – per far capire l’importanza di affidare la cura della propria persona a imprese regolari ed operatori qualificati. Sarà distribuita anche una guida, «12 raccomandazioni per una scelta consapevole», disponibile gratuitamente presso la Camera di Commercio di Firenze e le sedi delle associazioni di categoria.
