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Fisco: la Uil prevede aumenti per le imposte locali. I comuni scaricano i sacrifici sui cittadini

aliquote-irpef
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ROMA – Dopo lunghe discussioni i Comuni hanno trovato un accordo per un nuovo riparto del taglio da 256 milioni per le nuove città Metropolitane.

CITTÀ METROPOLITANE – Il nuovo schema prevede un risparmio di 27 milioni di euro per Roma, Firenze e Napoli, le tre città che nel quadro iniziale del governo erano state caricate di oltre il 70% del taglio totale. Per la Capitale, per esempio, il totale della decurtazione per il 2015 scende dagli iniziali 87 milioni a 76,2 milioni; Firenze risparmierà poco più di 4 milioni di euro, passando da un taglio iniziale di 26 milioni ad un taglio di 21,7 milioni. Meno gravoso anche l’onere per Napoli, la cui riduzione del bilancio sarà di 53,7 milioni dai 67 iniziali.

TASSE – Ma le comunità locali, rispetto ai tagli richiesti dal Governo, si rifaranno sui cittadini con l’aumento delle imposte locali, quelle che hanno determinato il maggior aumento della pressione fiscale negli ultimi anni, avendo comportato un surplus del 6% nell’ultimo triennio.

UIL – Uno studio del servizio politiche territoriali della Uil ha fatto ilconto della possibile stangata, prendendo in considerazione la situazione dei tributi nelle principali città italiane, ovvero le addizionali Irpef, regionale e comunale, le imposte sull’auto (Ipt e Rc auto) e la Tasi. Gli aumenti potenziali sono in media di circa 400 euro, ma sono differenziati da città a città. Si va dai 92 euro all`anno di Roma ai 651 euro di Firenze, ai 549 a Cagliari e ai 495 euro in più all`anno pro capite di Venezia. Per i milanesi, il limite raggiungibile è di 377 euro di tasse in più che i poteri locali potrebbero decidere di attivare, a Genova 370, a Torino 291. Questo margine potenziale, molto alto per Firenze, significa che l’amministrazione della nostra città è stata finora la più ‘virtuosa’ nel gravare i suoi cittadini.

LOY – Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil, che ha denunciato il rischio di aumenti durante le audizioni parlamentari sul Def: «Da quello che hanno detto in quella sede province, regioni e comuni, sembra che il rischo di aumenti sia molto concreto».

AUMENTI – Dallo studio emerge che le province avevano già portato almassimo l’imposta di trascrizione (Ipt) sull’Rc auto, tranne che a Firenze, dove potrebbe crescere di uno 0,5%. Gli aumenti più consistenti potrebbero arrivare dall’ aliquota regionaleIrpef. I Governatori potrebbero infatti aumentarla nel 2015 fino al 3,33%, tanto che il ricavato medio pro capite potrebbe salire, ad esempio per Firenze, da 291 a 687 euro, visto che la Regione Toscana finora non ha calcato la mano.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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