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Il Viminale, sede del ministero dell'Interno

Sicurezza e immigrazione, prefetti in rivolta: «Con il ministro Alfano non vogliamo parlare»

Il Viminale, sede del ministero dell'Interno
Il Viminale, sede del ministero dell’Interno

ROMA – I prefetti rifiutano di parlare con Alfano. La notizia è stata diffusa dalle associazioni di categoria Sinpref e Ap, che manifestano “sconcerto” e sottolineano il “malessere” dei prefetti italiani. “È probabilmente la prima volta in assoluto che ciò accade”, si osserva, ma nel mirino c’è l’incapacità del Governo di prendere decisioni giuste per la sicurezza pubblica. “Anche con la migliore disponibilità al dialogo e al confronto – viene rilevato – la misura diventa colma”.

ASSOCIAZIONI – Alla decisione, spiegano Sinpref (Associazione sindacale dei funzionari prefettizi) e Ap (Associazione prefettizi), “hanno significativamente contribuito le cronache di questi ultimi giorni e le dimostrazioni di profonda disattenzione, verso la categoria, non per ultima della stessa amministrazione”. Nessun “gesto di sfida o di rottura – chiariscono Sinpref e Ap – ma semplicemente il sofferto segnale di uno sconcerto e di un malessere, ormai diffusissimi, prossimi a tramutarsi in insofferenza”. “Sconcerto e malessere – proseguono – che accomunano, da Nord a Sud, quanti, specie in questo delicatissimo momento del Paese, stanno assicurando con i consueti spirito di servizio e senso delle Istituzioni, l’espletamento di funzioni essenziali dello Stato: nei settori dalla immigrazione alla sicurezza, dalle crisi sociali a quelle economiche”. Saranno comunque benvenute, concludono i sindacati delle carriere prefettizie, “la presenza e un intervento del ministro Angelino Alfano all’assemblea di venerdì 8 maggio al Viminale. Analogamente sarà per il ministro Marianna Madia, se riterrà di esserci”.

Parole polemiche che sottolineano con modi confacenti a funzionari dello Stato di così elevata responsabilità la ˜lontananza dell’esecutivo dai problemi che attanagliano il Paese e, soprattutto, le decisioni sbagliate prese in materia di pubblica sicurezza e assistenza sociale, che rischiano di innalzare le tensioni tra i cittadini”. Certo il Governo Renzi, anche per l’opera dell’accoppiata di ministri Giannini-Alfano, è riuscito in una grande impresa: compattare dopo 12 anni tutti i sindacati della conoscenza contro la sua riforma della scuola e avere contro, per la prima volta, tutti i prefetti, che dovrebbero essere i suoi rappresentanti in periferia e che in questo modo invece sconfessano di fatto l’esecutivo.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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