Expo Milano, Difesa e Forze Armate. Hacker arrestati in Toscana: «Hanno violato i siti web»
ROMA – Torino e Sondrio. Ma anche Livorno e Pisa. Sono le città in cui dall’alba di oggi 20 maggio sono in corso perquisizioni e arresti nei confronti di un’organizzazione di hacker (pirati informatici) responsabile di attacchi contro sistemi informatici di infrastrutture nazionali e siti istituzionali: l’ultimo bersaglio i sistemi informatici di Expo 2015 a Milano.
In manette sono finiti un livornese di 31 anni e un 27enne originario della provincia di Sondrio, considerati vere e proprie star del mondo underground, noti rispettivamente con i nickname aken e otherwise. Denunciati inoltre un 36enne originario della provincia di Torino (nickname h[a]te) e due giovani originari della provincia di Livorno, un 27enne e un 31enne.
All’opera gli agenti della Polizia postale e delle comunicazioni del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic), nell’ambito dell’operazione denominata «Unmask» (senza maschera) coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma.
L’ accusa è danneggiamento di sistemi informatici, all’interruzione illecita di comunicazioni informatiche e telematiche, all’accesso abusivo a sistemi informatici, nonché alla detenzione e diffusione di codici di accesso a sistemi informatici. Agli attacchi ai sistemi informatici di Ministero della Difesa, Forze Armate e di un altro ministero dedica oggi ampio spazio il quotidiano Il Giornale con un articolo in prima pagina in cui si dice che l’assalto, in corso da un mese, non avrebbe riguardato tuttavia informazioni top secret ma solo quelle classificate.
L’operazione della polizia – spiega una nota – ha «permesso di individuare una cellula criminale al vertice dell’attuale panorama hacktivista italiano, responsabile nel tempo di numerosi attacchi ai danni dei sistemi informatici di importanti infrastrutture critiche, siti istituzionali e di rilevanti realtà economiche del paese, da ultimo anche i sistemi informatici di Expo 2015 e del Ministero della Difesa nell’ambito della campagna Antimilitarist (#2), con pubblicazione di un corposo leak di materiale proprio nella giornata di ieri 19 maggio».