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Sport, niente sesso prima di una gara? Macché: fa bene. A patto di non esagerare

Sesso e sport, un binomio non sempre negativo
Sesso e sport: un binomio non sempre negativo

NAPOLI – Fare sesso prima di una gara sportiva non fa bene, dicono molti allenatori, nella convinzione che l’astinenza migliori la prestazione e favorisca la vittoria. Sono ancora tanti i trainer in ambito professionistico come in quello dilettantistico che consigliano ai propri atleti di praticare l’astinenza, convinti che l’attività sessuale possa avere ripercussioni negative sul fisico, come diminuzione energetica, calo di concentrazione e vigore nell’allenamento.

Non sempre però è così, e anzi il sesso pre-gara può avere un effetto positivo, dipende dal tipo di sport praticato. A sfatare il mito dei benefici dell’astinenza sono gli esperti intervenuti oggi 6 giugno alla tavola rotonda «Il benessere andrologico fra sport e corretta alimentazione», durante il 31° congresso della Società italiana di andrologia, in corso a Napoli.

SPORT DI SQUADRA – Secondo gli andrologi della Sia, bisogna «considerare attentamente caso per caso, sia in relazione allo sport praticato che alla condizione psicologica del soggetto». Così si scopre che negli sport di squadra come il calcio, il rugby e la pallavolo, fare sesso prima dell’evento sportivo può avere effetti molto positivi. Dopo un orgasmo infatti «si abbassano i livelli di testosterone, la capacità respiratoria e la capacità di contrarre i muscoli, favorendo un processo di rilassamento che aiuta nelle performance di gruppo».

SPORT INDIVIDUALI – Al contrario, negli sport individuali come il tennis, la boxe, il golf e la corsa dove la concentrazione e la calma sono fondamentali, «tenere alti i livelli di testosterone aiuta nello sforzo fisico necessario durante l’incontro in cui l’individuo è da solo con se stesso», spiegano.

Dunque, «è opportuno fare delle distinzioni tra disciplina e disciplina. Oltre all’aspetto ormonale legato all’attività sessuale, infatti, non bisogna dimenticare anche l’aspetto emotivo e psicologico che è indubbiamente soggettivo ed è influenzato a sua volta anche dal tipo di sport – spiega Nicola Mondaini, tesoriere della Sia e dirigente medico dell’Unità di Uro-andrologia dell’ospedale Santa Maria Annunziata di Firenze – Fare l’amore, dunque, la sera prima delle competizioni non pregiudica in assoluto le prestazioni fisiche degli atleti».

Sesso sì, ma senza eccessi. Le 8-10 ore canoniche di sonno rimangono comunque indispensabili per recuperare le energie necessarie alla performance, raccomandano gli esperti. Così come una sana attività sessuale comporta benefici al fisico, allo stesso modo anche una corretta pratica sportiva contribuisce a migliorare le prestazioni in camera da letto, per via di un aumento delle endorfine circolanti, con conseguente miglioramento dell’umore, insieme all’aumento della produzione di testosterone, che equivale a maggior forza. Fare sesso e fare sport fanno bene entrambi all’organismo e al morale, e si potenziano a vicenda, concludono gli andrologi.

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