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Immigrazione, incontro Renzi, Regioni, Anci: riunione inconcludente, nessuna decisione

Un gruppo di migranti
Un gruppo di migranti

ROMA – La linea dell’Italia sull’immigrazione deve essere ispirata ai criteri dell’accoglienza per i rifugiati e prevedere il rimpatrio per i “migranti economici”. Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi durante l’incontro con le Regioni e con l’Anci a palazzo Chigi. Il premier, inoltre, ha chiesto una “risposta condivisa e congiunta” dell’Italia su questo tema.

RENZI – “Ci sono due modi di procedere – ha spiegato Renzi – uno é quello di rinfacciarsi il passato, vedi Dublino due. Ma questo non porta a niente. L’altro é quello di provare insieme a risolvere un problema”.”Per noi – ha aggiunto – gli immigrati in mezzo al mare si salvano, siamo orgogliosi e grati per quello che ha fatto l’Italia. Ci vuole, però, condivisione in Europa. E più il paese si mostra compatto meglio é”. La Sicilia, ha ribadito, è la “frontiera non solo d’Italia, ma dell’Europa. Per la prima volta l’Europa riconosce il problema, si apre una finestra di opportunità. Sul tema dell’accoglienza ci vogliono soluzioni che rispondano a requisiti etici e a criteri di ragionevolezza. Richiedenti asilo si accolgono, migranti economici vengano rimpatriati. Siamo un paese serio, solido, la cui risposta sul tema dell’immigrazione deve essere condivisa e congiunta”.

DE LUCA – Una curiosità, in quest’occasione si registra la prima partecipazione di Vincenzo De Luca, che ha fatto il suo ingresso dal retro di Palazzo Chigi, in auto, e non ha rilasciato dichiarazioni.

Contrastanti i pareri dei Governatori al termine della discussione: Quelli di sinistra giudicano l’incontro positivo, mentre quelli di centrodestra lo hanno considerato una perdita di tempo.

TOSCANA – I Presidenti di Toscana e Friuli Venezia Giulia appoggiano l’iniziativa di Renzi: “Con la distribuzione in maniera diffusa degli immigrati non abbiamo avuto particolari problemi. Non dico che non sia un problema, ma lo abbiamo gestito. Siamo in grado di sparpagliarli in diversi comuni”. Lo ha detto il presidente della Toscana Enrico Rossi, secondo quanto si apprende, nell’incontro con il governo a Palazzo Chigi, sottolineando che si tratta della “stessa collaborazione che avemmo quando era ministro dell’interno Roberto Maroni”.”Si pone il problema – ha aggiunto – del rispetto dell’articolo 10 della Costituzione: colpisce che un Paese povero uscito distrutto dalla guerra ebbe il coraggio di inserire l’articolo 10 nella Costituzione, affermando l’obbligo di dare accoglienza a chi si trova in Paesi dove i diritti umani vengono lesi”.

FRIULI – Sulla stessa linea ovviamente il governatore del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani “E’ stato un incontro positivo e importante, prima del consiglio europeo. Il Paese deve mostrarsi unito”. Il governo è più forte – ha aggiunto – avendo avuto la disponibilità delle Regioni e dell’Anci a fare la propria parte”.

LOMBARDIA – La campana dei Governatori di Lombardia, Liguria e Veneto suona tutt’altra musica. “Non siamo disponibili ad accogliere nuovi immigrati perché siamo al completo. Bisogna bloccare le partenze ma finché continuano ad arrivare non si può continuare a scaricare la situazione sui territori attraverso i prefetti, con un atto di imperio di Roma senza coinvolgere le Regioni”. Lo ha detto il presidente della Lombardia Roberto Maroni a Palazzo Chigi. “L’incontro con Renzi è stato assolutamente deludente e inutile: nessuna risposta concreta ai problemi. Continua il caos immigrazione. Il premier ha chiesto unità ma sono solo chiacchiere, io chiedo risposte concrete a piani concreti”.

VENETO – “Dall’incontro non è emerso nulla di nuovo ma non sono venute fuori grandi novità: ci aspettavamo relazioni internazionali forti ma non c’è nulla di nuovo sotto il sole”. Così il governatore del Veneto, Luca Zaia, al terminedel vertice a Palazzo Chigi sull’immigrazione. “Noi continuiamo a dire no a nuovi arrivi – ha proseguito Zaia – secondo il quale l’inchiesta su mafia Roma “ha indebolito il governo sul fronte della trattativa con l’Europa”. Sulla stessa falsariga anche le riflessioni del Governatore ligure Giovanni Toti.

ANCI – “Abbiamo ribadito l’impegno dei comuni a concorrere insieme a regioni e governo per risolvere questa emergenza, che va gestita prima che diventi pericolosa ed ingovernabile”. Così il Presidente dell’Anci (Associazione dei comuni d’Italia) ha sintetizzato il risultato dell’incontro col premier.

RINVIO – Non essendo arrivati ad alcuna conclusione pratica, le parti si sono date appuntamento di qui a quindici giorni per discutere nuovamente della questione. “Dum Romae consulitur Saguntum expugnatur” (mentre a Roma ci si consulta Sagunto viene espugnata), diceva Tito Livio, nelle Storie, (XXI, 7, 1). La frase calza perfettamente con l’atteggiamento renziano, molte chiacchiere e poca sostanza.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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