Bruxelles, UE: fallito il negoziato con la Grecia. A rischio la stabilità dell’eurozona
BRUXELLES – A Bruxelles e’ saltato il tavolo fra Grecia e partner dell’Eurozona. Per la prima volta dal suo ingresso nella moneta unica nel 2001, la Grecia non partecipa alla nuova riunione dell’Eurogruppo. Al termine della riunione lampo il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha dichiarato: «Il programma di aiuti internazionali alla Grecia finirà martedì sera» e ha poi concluso constatando «con grande dispiacere» che i negoziati sono falliti
MINISTRI UE – I 18 ministri “reduci”, assieme al presidente della Bce Mario Draghi e al capo del Fondo monetario Christine Lagarde, stanno ora discutendo di come gestire il prossimo default di Atene, inevitabie quando martedi’ non potra’ pagare 1,6 miliardi dovuti al Fmi, possibilmente in modo “ordinato”, e di come “garantire la stabilita’ finanziaria dell’Eurozona” facendo “qualunque cosa sia necessario”, secondo quanto dichiarato dal presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. ll ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, al termine della riunione che, dopo la mossa a sorpresa di Alexis Tsipras, ha sancito la rottura definitiva ha affermato: «Nessuno dei colleghi con cui ho parlato ha visto alcuna possibilità di poter fare qualcosa in questo momento»
VAROUFAKIS – La decisione dell’Eurogruppo «danneggia la credibilità dell’Eurogruppo e il danno potrebbe essere permanente». Lo ha dichiarato in conferenza stampa il ministro delle Finanze ellenico, Yanis Varoufakis. «Ho spiegato ai colleghi dell’Eurozona perché non potevamo accettare le proposte», ha aggiunto il ministro.«Il mandato elettorale che ha ottenuto il governo Tsipras, con il 36% dei voti al partito Syriza, non basta a prendere una decisione importante come quella di accettare le condizioni proposte ad Atene dai suoi creditori»
Ewiak Ryszard
Dove ci stiamo dirigendo adesso? La Bibbia dice: “[Il re del nord] ritornerà nel suo paese con grandi ricchezze [1945], e il suo cuore sarà contro il patto santo [l’ostilità nei confronti dei cristiani], e agirà [attività in ambito internazionale], e tornerà al suo paese [1991-1993. La disintegrazione dell’Unione Sovietica e del Patto di Varsavia. Le truppe russe restituito alla paese]. Al tempo fissato [il re del nord] tornerà [questo significa crisi, che eclisserà la Grande Depressione, la disgregazione non solo dell’area euro, ma anche dell’Unione europea e della NATO. Molti paesi dell’ex blocco orientale tornerà nella sfera d’influenza della Russia].” (Daniele 11:28, 29a)