
Italia debito pubblico, record a maggio: 2.218,2 miliardi (nonostante le riforme vantate da Renzi)

ROMA – Nonostante tutte le riforme che, secondo Renzi, ci porrebbero al riparo dallo scivolare verso una situazione pari a quella greca, anche l’Italia non ha fatto nulla per diminuire il macigno del debito pubblico, che anzi continua a schiacciarci sempre più. Si vede che le riforme avviate non hanno alcun effetto su questo devastante fattore che frena e frenerà lo sviluppo dell’economia e la crescita. Finché non saranno eliminati i parassitismi della politica e della pubblica amministrazione il debito continuerà ad aumentare e per quest’aspetto l’azione del Governo è stata assolutamente ininfluente per non dire fallimentare.
Bankitalia ci informa infatti che è stato stabilito il nuovo record per il debito pubblico italiano, che in valore assoluto tocca a maggio 2.218,2 mld. Il debito cresce in un solo mese di 23,4 mld, oltre il fabbisogno (4,3 mld) per un aumento delle disponibilità liquide del Tesoro e per il calo dell’euro e le condizioni di mercato sui bond, e del 3,9% da inizio anno. Stabili le entrate tributarie a maggio (31 mld) sullo stesso mese del 2014. Il gettito cresce dello 0,6% tra gennaio e maggio rispetto allo stesso periodo 2014, attestandosi a 146,2 mld.
Se non riusciremo a porre un freno a quest’escalation vertiginosa diminuendo l’ammontare dei nostri conti pubblici finiremo prima o poi col dover impegnare, anche noi come la Grecia, in un fondo di garanzia, magari a favore della signora Merkel, qualcuno dei nostri beni storici: come gli Uffizi o il Colosseo.
Pierluigi
Peccato che a Firenze non ce ne siano più, ma forse in qualche città se ne trovano ancora: comincerei ad impegnare i vespasiani di buona memoria, tanto al passo successivo ci arriveremo tra pochi anni…………….