Firenze, tunnel Tav: secondo la Cisl le Ferrovie abbandoneranno il progetto
FIRENZE – “I ritardi dei treni regionali nella Toscana centrale non si risolveranno finché non si sbloccherà il nodo di Firenze, mandando sotto terra l’alta velocità e liberando così i binari di superficie per il trasporto locale. Negli ultimi tempi invece le Ferrovie stanno aumentando gli investimenti tecnologici in superficie per l’alta velocità, come se intendessero archiviare l’idea del tunnel”. Lo affermano Ciro Recce, segretario generale aggiunto della Cisl Toscana e Stefano Boni, segretario regionale Fit-Cisl. “Ufficialmente tutto tace – dicono Recce e Boni – ma per l’attraversamento di Firenze dell’alta velocità in ambiente ferroviario circolano indiscrezioni su nuove soluzioni rispetto al tunnel.
AV – Per l’alta velocità si sta lavorando per ricomprendere tutte le funzioni della circolazione delle stazioni di Firenze Rifredi e Smn nella stazione di Firenze Campo Marte, potenziando il comparto e permettendo ai treni AV una migliore performance sia in puntualità che in velocità. Si sta creando insomma un’alternativa al tunnel sotterraneo, senza risolvere peraltro la strettoia fra le stazioni di Rifredi e Smn per i treni regionali.”
TALPA – In realtà da poco tempo è stata acquistata dal Gruppo Condotte – affidatario della realizzazione della galleria da parte del general contractori Nodavia – la nuova talpa che dovrà procedere, sembra a partire dal prossimo autunno, alla prosecuzione dello scavo del tunnel ferroviario. Adesso l’annuncio della Cisl, che sembra preludere a un mutamento di strategia, del tutto improbabile, visti gli ingenti investimenti già impegnati e impiegati per quest’opera di dubbia utilità. Ricordo infatti – in quel periodo utilizzavo spesso la linea AV Firenze-Milano – che già negli anni dal 2008 al 2010 buona parte dei treni AV non transitava dalla Stazione di Santa Maria Novella, evitando così il tempo perso per l’inversione di marcia, ma faceva sosta alle stazioni di Rifredi e Campo di Marte, da dove treni navetta raggiungevano il centro di Firenze. Una soluzione utile ed economica, che però certo non valeva a liberare il traffico in superficie per i pendolari. Ma per questo erano state prospettate soluzioni alternative, che sono state scartate dai fautori dei grandi lavori e dei grandi appalti, finiti sotto inchiesta (lavori e appalti) della magistratura.
TRASPORTO LOCALE – La Cisl osserva comunque che: “I ritardi nei lavori, sia per lo smaltimento delle terre di scavo che per l’autorizzazione paesaggistica, non possono essere presi a pretesto da FS-RFI per tirare avanti e poi far passare i treni Av in superficie”. Recce e Boni ricordano inoltre come “la scelta del sottoattraversamento nacque soprattutto dalla necessità di liberare i binari di superficie. Solo così infatti sarà possibile uno sviluppo sostenibile del trasporto pubblico locale su ferro e consentire alla stazione di Santa Maria Novella di diventare il centro per la mobilità territoriale nella regione, tenendo conto anche delle linee tranviarie che si stanno costruendo”.
In questo modo la Cisl ha comunque il merito di riaprire il dibattito sul tunnel AV di Firenze, sul quale da tempo era caduto un silenzio tombale, con arresto dei lavori, spreco di soldi pubblici e incertezze sul futuro assetto dei trasporti della città. Un chiarimento sarà il benvenuto, soprattutto da parte del Governo che su questo tema mantiene la bocca strettamente cucita. Delrio e Renzi, se ci siete battete un colpo.
sos casa firenze
eh ci manca più che cambino il progetto poi siamo a posto…sarà Renzi che tramerà qualcosa, mai una parola spesa in favore del sottoattraversamento