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Confcommercio, spending review: come recuperare 23 miliardi dagli sprechi

Carlo Sangalli
Carlo Sangalli

ROMA – Esaminando gli enormi sprechi degli enti locali in Italia Confcommercio ritiene che, su 74 miliardi di euro di spesa pubblica locale in eccesso, ce ne sono almeno 23 aggredibili. La stima si basa sul calcolo ipotetico di quanto costerebbero i servizi pubblici locali su scala nazionale ai prezzi della Lombardia, la regione di riferimento per efficienza. A fronte di uscite complessive per 176,4 miliardi nel 2012, l’eccesso di spesa è quantificato in 74,1 miliardi.

Una parte di questi, esattamente 52,2 miliardi, dovrebbero essere reinvestiti per raggiungere, in tutte le regioni italiane, il livello di servizio della Lombardia ai costi sostenuti dalla Lombardia. Sottraendo questa cifra per investimenti, resterebbero così a 22,9 miliardi di tagli, che andrebbero ripartiti in misura quasi analoga tra regioni a statuto ordinario e speciale.

Queste sono una parte delle risorse a cui attingere per dare il via al piano di riduzione delle tasse annunciato da Renzi, che altrimenti si dimostrerebbe poco credibile. Per questo va scongiurata l’attivazione delle clausole di salvaguardia che comporterebbe 70 miliardi di tasse in più nei prossimi tre anni e comprometterebbe le prospettive di ripresa.

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