Lavoro, boom: 80.000 posti in più nelle occupazioni estive (chef, barman, bagnini)
ROMA – Non è certo merito del Jobs Act di Renzi, ma in questo primo periodo estivo arrivano segnali incoraggianti dall’occupazione stagionale nel nostro Paese. Si è verificata un’inversione di tendenza, dimostrata dai dati diffusi dalla federazione di categoria, che evidenziano un aumento degli impieghi pari a quasi 80mila unità per quest’estate e pari a un +3,1% sul periodo luglio/settembre 2014. Le professioni più richieste? Sono quelle di camerieri (64%), chef (18%), barman (13%) ma anche i bagnini (5%) si stanno facendo strada. Quanto alle retribuzioni, la media del settore è pari a 1.200 euro mensili.
Secondo la Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, il fenomeno interessa un po’ tutte le regioni, a dimostrazione che il turismo domestico, dopo anni di crisi, sta riguadagnando posizioni. Dopo anni di sacrifici e restrizioni gli italiani vanno di più in vacanza, in particolare nelle località italiane. Dove minore è il pericolo del terrorismo rispetto alle località più esotiche.
Sono moltissime le donne impiegate nel settore, ben il 49,9% a fronte di una percentuale maschile del 50,1%. Inoltre prevalgono i contratti part time (59,2%) rispetto ai full time (41,8%). Nel dettaglio il lavoro stagionale interessa in maggioranza lavoratori italiani; ben il 73,4% degli addetti rispetto al 26,6% di stranieri.
Naturalmente dietro il boom di assunzioni si nasconde una forte ripresa del turismo: i problemi del Nord Africa, dell’Egitto e, in parte, della Grecia, hanno consigliato m0olti connazionali a puntare sulle spiagge nostrane e molti stranieri, in particolare tedeschi, austriaci, olandesi e inglesi, a venire a passare le vacanze in Italia.
