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Terrorismo: i Jihadisti potrebbero acquisire la cittadinanza italiana attraverso matrimoni a pagamento. E’ aperta un’inchiesta

Nozze fra italiani poveri e migranti
Nozze fra italiani poveri e migranti

ROMA – Un’inchiesta dell’Ansa, sulla quale indaga la divisione antiterrorismo della Questura di Roma, fornisce indicazioni su un fenomeno che potrebbe avere risvolti preoccupanti: dietro alle nozze tra italiani poveri e migranti ci potrebbe essere l’ombra del terrorismo. Con tremila euro lo straniero può trovare un lui o una lei con cui sposarsi e diventare cittadini italiani. Secondo quanto starebbe emergendo, alcuni italiani poveri sarebbero indotti a tendere una mano ai migranti, per qualche migliaio di euro. Si tratterebbe di un tour di matrimoni combinati, pianificati con viaggi nei Paesi del Nord Africa o del Medio Oriente: che, attraverso organizzazioni sospette, sarebbe diventato il lasciapassare più rapido per ottenere la cittadinanza italiana. E quindi l’ingresso senza problemi in Europa.

TERRORISMO – Ma sul fenomeno potrebbe gravare addirittura l’ombra delle infiltrazioni terroristiche, dopo i sospetti per un aumento delle offerte in denaro da parte di alcuni stranieri subito dopo gli attentati in Tunisia ed Egitto.

MENSE – A Roma i luoghi dove verrebbero reclutati i promessi sposi pronti ad unirsi ai migranti sarebbero la stazione Termini, le case occupate e le mense sociali per  senzatetto. Una volta trovato un lui o una lei, a cui vengono in genere offerti non più di tre o quattromila euro, viene organizzato il viaggio, normalmente verso l’ Egitto. Pratiche conformi alle regole, ma potrebbe trattarsi della facciata pulita di un business che nasconde la necessità di procurarsi la cittadinanza italiana attraverso le nozze.

NOZZE – In Egitto vengono celebrate le nozze, poi avviene la registrazione del matrimonio nel Paese di origine e in Italia. Dopo la registrazione dell’atto anche in Italia a distanza di qualche mese arriva la richiesta del permesso di soggiorno per motivi familiari e, con una prospettiva temporale più lunga, la richiesta di cittadinanza. Recentemente, due giorni dopo l’attentato al Cairo dello scorso 11 luglio, sono arrivate due richieste urgenti con offerte di pagamento raddoppiate, in particolare quelle di un siriano, che ha concluso la trattativa mentre era in attesa nel deserto. Per questo sul business sospetto sta cercando di far luce anche la sezione Antiterrorismo italiana.

CITTADINANZA – Mentre Laura Boldrini, presidente della Camera, si sta facendo in quattro per consentire a tutti i migranti di acquisire la cittadinanza italiana, chi ha interesse a trovare strade alternative avrebbe già trovato il modo per arrivare allo stesso risultato. Ministero dell’Interno e Farnesina sarebbero comunque già stati allertati per stroncare il business se presenterà, come si teme, risvolti illegali.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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