Siria: dopo la discesa in campo di Francia e Inghilterra Putin interviene con le truppe russe per difendere Assad
SIRIA – Dopo che Cameron e Hollande hanno annunciato raid aerei in Siria contro l’invasione dell’Isis, anche Putin ha deciso di scendere in campo. Le forze russe sbarcano a Latakia e iniziano le prime operazioni militari in Siria, lasciando intendere che Vladimir Putin persegue due obiettivi: sorreggere il regime di Bashar Assad nel breve termine ed assicurarsi il controllo della costa alawita a prescindere dall’esito della guerra civile. Fonti libanesi fanno sapere che «le operazioni militari russe in Siria sono iniziate», spiegando che si tratta di «interventi limitati». Sono azioni di combattimento con «elementi di fanteria navale russa a sostegno dell’esercito siriano» e «tale impegno potrebbe aumentare» a dimostrazione che «i russi non sono più osservatori ma partecipano alla guerra di Assad». Ma gli Stati Uniti intervengono, chiedendo a Grecia, Bulgaria e Iran di negare il sorvolo del loro spazio aereo.
Si tratta di un’escalation significativa nello scenario siriano. Francia, Inghilterra e Russia sono state costrette ad intervenire nella completa assenza dell’Onu, che ormai è diventato un’istituzione ingessata, inutile, ma costosissima per i contribuenti dei vari paesi del mondo, costretti a mantenere questa gigantesca organizzazione con i suoi elefantiaci ingranaggi.