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Camillo Cipriani A5c37d06

Immigrazione: alla Camera la nuova legge sulla cittadinanza. Prevede lo ius soli temperato

La camera dei deputati
La camera dei deputati

E’ iniziata la discussione alla Camera sulla nuova legge di cittadinanza, iniziano le polemiche fra le forze politiche. Il provvedimento all’esame prevede una versione soft dello ius soli (cittadinanza per nascita). Ma mentre nella formulazione precedente bastava che i genitori di bambini nati in Italia avessero la residenza legale da almeno 5 anni, l’ultima formulazione del testo ha accolto emendamenti di Ncd e Sc che vincolano la cittadinanza al possesso, da parte del padre o della madre, anche del permesso di soggiorno di lunga durata. Il che comporta requisiti più stringenti: alloggio idoneo, reddito minimo e adeguata conoscenza della lingua italiana.

PD – “E’ una legge d’avanguardia in Europa, in nessun Paese si riconosce lo ius soli puro, nemmeno così temperato come previsto dal testo”. Così Marilena Fabbri (Pd), relatrice del ddl che riforma la legge sulla cittadinanza, difende in una conferenza stampa alla Camera le modifiche apportate al testo in Commissione da due emendamenti di Ncd. Ma è subito scontro con le opposizioni. “E’ un compromesso al ribasso per non sconvolgere gli equilibri nella maggioranza”: è l’accusa di Celeste Costantino (Sel). Anche le associazioni promotrici della campagna “L’Italia sono anch’io” insorgono. “Concedere la cittadinanza ai bambini solo – spiega Filippo Miraglia dell’Arci – nel caso in cui un genitore abbia un permesso di lungo soggiorno, e non più con la residenza in Italia da 5 anni come previsto nel testo base, è discriminante. Così si lega un diritto al reddito e alla casa“. Accuse rispedite al mittente dalla relatrice del ddl. “E’ una rivoluzione – afferma la Fabbri – riconoscere lo ius soli e lo ius culturae che sono sempre stati dei tabù nel nostro Paese. E’ vero che gli emendamenti riducono la platea e possono comportare differenze territoriali, ma chiederemo al ministero dell”Interno di accertare le discrezionalità delle questure nel rilascio del permesso di lungo soggiorno”

CAMERA – Il Pd spera di incassare l’ok della Camera entro ottobre, prima che dal Senato arrivi la legge di Stabilità. Le posizioni sono abbastanza chiare. Contrarissima la Lega Nord, contraria, ma senza troppa convinzione, Forza Italia. Tutti gli altri dovrebbero votare a favore della nuova legge, anche quelle opposizioni che si dichiarano insoddisfatte, ma comunque considerano la legge un passo in avanti.

Ed è sicuramente un passo avanti nelle intenzioni del partito di governo che ha più volte manifestato l’intenzione di concedere la cittadinanza nel modo più largo possibile, per trovare così nuovi serbatori di voti fra le decine di migliaia di migranti che approdano continuamente sulle nostre coste. Trovando per ora un argine nella volontà diversa del partito di Alfano, che invece tende ad un’estensione sì, ma solo graduale.

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