
Sicurezza: sit-in a Montecitorio dei sindacati di polizia. No dei forestali all’accorpamento nei Carabinieri

ROMA – Una manifestazione degli uomini in divisa domani giovedi 15 ottobre – nel giorno in cui il governo varerà la legge di Stabilità – per gli adeguamenti dello stipendio dopo sei anni di blocco dei contratti. Il sit-in, che si terrà in Piazza Montecitorio, è stato indetto dai sindacati Sap, Coisp e Consap (Polizia), Sappe (Polizia penitenziaria), Sapaf e Ugl (Forestale), Conapo (Vigili del fuoco) che contestano la mancata convocazione, in vista della manovra, dei sindacati del comparto sicurezza.
FORESTALE – Intanto i sindacati di categoria in una conferenza stampa congiunta hanno ribadito il “NO” deciso allo smembramento e alla militarizzazione del Corpo Forestale. “Non siamo contrari a una razionalizzazione del Corpo – hanno aggiunto – e la chiediamo da tempo, ma l’accorpamento con i Carabinieri significherebbe l’assegnazione, per i Forestali, ad altre mansioni, lasciando ‘scoperto’ il nostro immenso patrimonio ambientale”. Il sindacati quindi proseguono lo stato di mobilitazione che ormai va avanti da mesi contro le ipotesi di soppressione e soprattutto di militarizzazione previsti dalla riforma della pubblica amministrazione: “La militarizzazione forzata dei forestali – dicono in una nota le sigle SAPAF, UGL-CFS, FNS-CISL, CGIL-FP UIL-PA e DIRFOR – comporterebbe una serie di restrizioni e limitazioni inaccettabili per chi, molti anni fa, ha scelto di intraprendere una strada di polizia ambientale e agroalimentare in una forza di polizia civile dove è preminente la peculiare attività di prevenzione ambientale. Per questo abbiamo indetto una serie di iniziative per contrastare lo scellerato progetto che stanno portando avanti i Comandi Generali dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo forestale dello Stato.”
SINDACATI – Secondo le organizzazioni sindacali, “nonostante il testo della legge Madia (riforma della PA, n.124/2015) preveda il riordino delle funzioni di polizia ambientale e agroalimentare in conseguenza della riorganizzazione dei forestali e solo eventualmente l’assorbimento in altra forza di polizia, il progetto di assorbimento del CFS da parte dell’Arma dei Carabinieri che è sostenuto dal Governo e dai rispettivi comandanti, non è condiviso dal 98% degli appartenenti. Questo il risultato di un sondaggio interno che abbiamo promosso dalle sigle citate, che concludono: “La nostra battaglia continua”.
