Firenze, tunnel tav: in liquidazione Coopsette, società che era capofila dei lavori
FIRENZE – Nel silenzio che da qualche tempo avvolge i lavori del sottoattraversamento fiorentino si starebbe consumando il dramma dei lavoratori di Coopsette, la società che ha vinto l’appalto TAV di Firenze. Il giornale ‘La Gazzetta di Reggio’ informa che il ministero dello Sviluppo economico ha ammesso la cooperativa alla procedura di liquidazione coatta amministrativa. Il commissario è già stato scelto da una rosa di tre indicati da Legacoop: è il commercialista revisore Giorgio Pellacini di Reggio Emilia.
PROBLEMI – Si prospettano dunque gravi problemi per i lavoratori, impegnati nella società che era capofila per i lavori del tunnel tav della nostra città. Lo denunciano una serie di comitati, associazioni e gruppi politici fiorentini: Fronte e Comitato No Tunnel TAV, Alternativa Libera, Firenze Riparte a Sinistra, Italia Nostra, Legambiente, Movimento 5 stelle, PerUnaltracittà, Rete dei Comitati in Difesa del Territorio, Una Città in Comune, Si – Toscana a Sinistra.
COOPSETTE – Come noto Coopsette si era aggiudicata la gara per la realizzazione del Passante TAV, ma poi l’inchiesta della magistratura ha bloccato gli scavi e la società si sta avviando verso la liquidazione coatta. Già attualmente la presenza della cooperativa in Nodavia (la ditta che esegue materialmente i lavori) è marginale, collegata al solo fatto che è stata la vincitrice della gara di appalto, ma la sua permanenza nel novero delle ditte impegnate potrebbe causare qualche problema.
COMITATI – Comitati e sigle politiche chiedono in particolare alle istituzioni (Rfi, comune e regione) di chiarire a che titolo si proseguirebbero i lavori se Coopsette venisse davvero liquidata. Sono a rischio diverse centinaia di posti di lavoro: che ne pensa il presidente Rossi che è sempre meritoriamente a fianco dei lavoratori? Interverrà a loro favore? Per salvarli associazioni e movimenti propongono di far avanzare il progetto di potenziamento delle linee ferroviarie di superficie, favorendo una progettazione partecipata con i cittadini dell’area metropolitana.
PROGETTI – Ma sembrano i soliti sogni da riporre presto nel cassetto. Gli interessi che girano intorno all’opera sono così forti che gli scavi andranno avanti coll’appoggio e con la pressione delle istituzioni locali, a meno che lo sviluppo delle inchieste in corso non dia il definitivo colpo di grazia al sottoattraversamento, anche se i lavori per la stazione Forster sono già a uno stadio abbastanza avanzato. E considerato come vanno le cose in Italia non credo che si arrivi a tanto.
serrature firenze
vabbeh prima un magistrato blocca un’opera, poi ci si meraviglia che la società fallisce?…come dire tengo un anno un albero senza acqua e poi mi meraviglio se secca…
…ma li finissero finalmente questi lavori invece di tenere la città a un livello di infrastrutture medioevale.
max
Da come vanno le cose in Italia,non mi meraviglierei più di tanto se una volta terminata la nuova stazione”Forster”manchino i binari.E’ già successo a Matera dove le FS, avevano deciso di costruire una linea ferroviaria che la collegasse al resto dell’Italia:Matera a oggi è collegata da una linea a scartamento ridotto delle “Appule Lucane”.Ebbene la nuova stazione FS è già terminata da anni ma non ci sono i binari.