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Il relitto del peschereccio Giumar

Viareggio, ecco il video del peschereccio Giumar naufragato. Dopo 4 giorni nessuna traccia dei dispersi

Il relitto del peschereccio Giumar
Il relitto del peschereccio Giumar

VIAREGGIO (Lu) – Pubblichiamo il video dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco davanti al relitto del peschereccio Giumar, affondato tra mercoledì 28 e giovedì 29 ottobre nel mar Tirreno a cinque miglia dalla costa tra Vecchiano e Torre del Lago in Versilia. Nessuna notizia ancora dei due occupanti, i pescatori Nello e Fabrizio Simonetti, di 48 e 52 anni, due cugini entrambi di Viareggio.

Le immagini mostrano il Giumar quasi appoggiato sul fondo del mare, senza apparentemente tracce di urti o collisioni. La prua è integra. Non è neppure troppo inclinato su un fianco, quasi fosse venuto giù di peso.

I sommozzatori sono entrati nel relitto, fermo a 18 metri di profondità. Hanno ispezionato ogni locale, compresa la stretta sala macchine per entrare nella quale si sono dovuti togliere momentaneamente i respiratori. Ma dei due dispersi nessuna traccia. Oggi 1 novembre sono arrivati anche i sommozzatori del 5° Nucleo della Guardia Costiera da Genova, che stanno effettuando immersioni e verifiche per accertare le cause del naufragio, avvenuto durante una giornata con mare molto mosso e senza che i due pescatori, pur esperti, avessero avuto il tempo di lanciare l’Sos.

Guardia Costiera e Vigili del Fuoco li stanno cercando in mare ormai da quattro giorni senza interruzione. Ieri 31 ottobre era arrivata la segnalazione da un natante da diporto in transito tra Livorno e Capraia verso Genova, che un corpo sarebbe stato avvistato in acqua a circa 20 miglia dalla costa. Quando le motovedette della Guardia Costiera sono arrivate sul posto, del presunto «uomo in mare» non c’era purtroppo nessuna traccia. Le dichiarazioni dei diportisti sono state messe a verbale oggi alla Capitaneria di Porto di Genova.

Dopo 4 giorni, quello che purtroppo ormai si cerca sono i cadaveri dei dispersi. Oggi il mare è particolarmente mosso e lo sarà almeno nei prossimi due giorni. Le correnti potrebbero davvero averli spinti lontano e l’acqua fredda del mare non può che rallentare la loro eventuale emersione a galla. Inoltre i loro corpi dovrebbero essere appesantiti dagli abiti che avevano addosso al momento del naufragio.

Le ricerche, attualmente sospese per le cattive condizioni del mare (c’è un avviso di burrasca nel Tirreno e canale di Sardegna), sono proseguite tutta la giornata di oggi 1 novembre anche con l’impiego di 2 elicotteri e di un aereo Atr42 della Guardia Costiera che si è spinto fino a 8 miglia dalla Corsica. Domani lunedì 2 proseguiranno ancora nella zona intorno al punto dove il Giumar è affondato con l’impiego delle unità della Capitaneria di Porto di Viareggio.

VIDEO

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Sandro Addario

Giornalista

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