Corte Costituzionale: le lire possono essere ancora cambiate in euro. Solo per i prossimi tre mesi
ROMA – La Corte Costituzionale ha emesso una sentenza importante, che rende nuovamente possibile il cambio delle lire, motivato col fatto che, essendo trascorsi 9 anni e 9 mesi dalla pubblicazione della legge che stabiliva in 10 anni il limite di tempo entro il quale effettuare il cambio delle lire, i risparmiatori erano legittimati a pensare di avere ancora tre mesi di tempo.
MONTI – Il governo Monti, con proprio decreto, aveva illegittimamente tolto questa possibilità che ora, con la dichiarazione di incostituzionalità del provvedimento, verrà restituita. Ai rispamiatori e a tutti coloro che hanno ancora delle lire in casa, per il tempo residuo di tre mesi necessari ad arrivare ai 10 anni di prescrizione inizialmente previsti. Da oggi, e per circa tre mesi, sarà quindi possibile effettuare il cambio delle lire presso tutte le filiali dalla Banca d’Italia.
BANCONOTE – “Non è dubitabile – si legge nella sentenza – che il quadro normativo preesistente alla disposizione denunciata di incostituzionalità fosse tale da far sorgere nei possessori di banconote in lire la ragionevole fiducia nel mantenimento del termine fino alla sua prevista scadenza decennale”. E “il fatto che, al momento dell’entrata in vigore della disposizione censurata, fossero già trascorsi nove anni e nove mesi circa dalla cessazione del corso legale della lira non è idoneo a giustificare il sacrificio della posizione di coloro che, confidando nella perdurante pendenza del termine originariamente fissato dalla legge, non avevano ancora esercitato il diritto di conversione in euro delle banconote in lire possedute”. Stando ai calcoli della stessa Banca d’Italia, nel paese ci sono ancora fra gli 1,5 e i 2 miliardi di vecchie lire da convertire in euro.
AGGIORNAMENTO 6.1.2016: Ecco il modulo per presentare domanda a Bankitalia entro il 28.1.2016: link