
Terrorismo a Parigi, Alfano: «In Italia secondo livello d’allerta». A Roma 700 militari in più

ROMA – In Italia è già scattato il secondo livello di allerta antiterrorismo, dopo gli attentati di Parigi di ieri 13 novembre, che si può tradurre «nel livello precedente a quello massimo». A spiegarlo è stato stamani il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nel corso del comitato del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato già da ieri. Alfano, che parlando con i giornalisti ha spiegato di non poter ovviamente rivelare tutti i particolari del dispositivo messo già in atto, si è limitato a dire che il livello 2 di allerta consente, però, «l’attivazione rapidissima di forze e unità speciali», anche dell’Esercito, da poter schierare in campo in caso di necessità.
MILITARI – La prima misura, già adottata, è quella di schierare 700 militari in più a Roma sul territorio metropolitano, solo un «anticipo» dello spiegamento di forze previste per l’Anno Santo. La Capitale, quindi, viene monitorata in maniera particolare: già stamane, si è tenuto un incontro tra il prefetto Franco Gabrielli e i vertici delle forze dell’ordine. Per quanto riguarda, nello specifico, il Giubileo, Alfano ha spiegato che le misure previste già prevedono «la specificità del rischio-Roma che è stata sempre considerata» e che da qui al 20 di novembre 2016, data finale dell’Anno Santo, sotto l’aspetto della sicurezza si potranno effettuare «altre valutazioni» visto che «nulla può essere dato per scontato sulle possibili misure da rafforzare».
FRONTIERE – Inoltre si provvede a «rafforzare i controlli alle frontiere, in particolare, quelli con la Francia. Siamo in connessione permanente con i colleghi francesi per un controllo strettissimo, perché vogliamo evitare transiti che possano arrecare danno alle indagini in corso. Lo stesso faremo su tutti i valichi di frontiera, strade, ferrovie, porti e aeroporti».
PREFETTI – Alfano ha inoltre precisato che si è già proceduto ad estendere in modo capillare i controlli sul territorio nazionale, mentre una circolare del ministero dell’Interno è già stata inviata a tutti i prefetti d’Italia per conoscere le specificità dei diversi territori e cosa, in particolare, è mutato dopo i fatti di Parigi. Si è dato infine disposizione anche di riunire immediatamente i diversi comitati territoriali per l’ordine e la sicurezza allo scopo, appunto, di studiare la situazione dal punto di vista della sicurezza a livello locale.
