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Firenze: morto il Maestro Leonardo Pinzauti, musicista e critico del Maggio Fiorentino

Una recente immagine del Maestro Leonardo Pinzauti

FIRENZE – Il decano dei critici musicali fiorentini, il Maestro Leonardo Pinzauti, è morto questa mattina, 19 novembre, a Firenze all’età di 89 anni, compiuti proprio due giorni fa. I funerali si terranno sabato 21 novembre alle ore 9 nella chiesa dei Salesiani di via Gioberti.

Violinista, ha suonato anche nelle file dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino; laureato in Lettere col musicologo Fausto Torrefranca, ha insegnato per oltre vent’anni Storia della Musica al Conservatorio Cherubini di Firenze ed è stato critico musicale per varie riviste e quotidiani. Dal 1963, per un cinquantennio, ha recensito sulle colonne della Nazione le opere e i concerti cittadini, a cominciare da quelli del Maggio Musicale Fiorentino. Di questo era lo storico più autorevole e i libri che ha scritto sull’argomento restano titoli fondamentali.

Cordoglio è stato espresso dall’Associazione stampa Toscana presieduta da Sandro Bennucci (anche direttore di Firenze Post): «Con lui – si legge nella nota diffusa dell’Ast – se ne va una figura storica di giornalista e musicista. Ha lasciato una forte impronta nella professione come direttore responsabile del “Il giornale del Mattino”, dal 1960 al 1963, e come critico musicale de “La Nazione” e de Il Nuovo corriere”».

Un ricordo commosso gli ha dedicato anche il pianista Andrea Lucchesini, direttore artistico della Scuola Musica di Fiesole: «La scuola lo ricorda come un grande sostenitore, poiché non ha mai fatto mancare all’istituzione il suo appoggio e la sua attenzione (anche critica), attraverso una presenza assidua. Con Pinzauti ci lascia una parte davvero importante e significativa della cultura della nostra città e del nostro Paese».

«Il babbo – commenta il figlio pianista, Alessandro Pinzauti – era un uomo libero dalle convenzioni, dalle mode del momento. Questa è l’eredità più importante che mi ha lasciato. Questa mattina ho mandato un messaggio a Riccardo Muti, promosso da mio padre fin da giovane, che mi ha prontamente risposto».

Dal 1967 al 1998 è stato direttore responsabile dell’importante «Nuova Rivista Musicale Italiana» e dal 1997 al 2002 uno dei sei consulenti che formavano la commissione per la musica del Ministero dello Spettacolo. Anche lì si sente ora la mancanza di esperti del suo calibro.

Oltre alle migliaia di articoli pubblicati su giornali e riviste, i suoi libri più importanti di argomento musicale sono «Gli arnesi musicali» (con prefazione di Luigi Dallapiccola, 1965), «Storia del Maggio» (1967 e 1991), «La musica e le cose» (1997), «Musicisti d’oggi» (1978), «L’Accademia Musicale Chigiana, da Boito a Boulez» (1982), «Variazioni su un tema» (1991), «Voglia di violino. Cinquant’anni di musica in Italia» (prefazione di Luigi Baldacci, 2000) e «Pietro Scarpini, da Bach al Novecento» (2003).

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