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Europa League: bella Fiorentina, danneggiata dall’arbitro e da… Roncaglia. E’ solo pari: 2-2. Pagelle. Classifica

Basilea-Fiorentina, l'espulsione di Roncaglia
Basilea-Fiorentina, l’espulsione di Roncaglia

BASILEA – Solo un pareggio: che avvia comunque la squadra viola verso la qualificazione ai sedicesimi di Europa League. Ma si può recriminare, perché questo risultato è un insulto al gioco del calcio e penalizza una Fiorentina autoritaria e dominante: francamente bella. Ma anche una Fiorentina danneggiata da tre episodi-chiave, purtroppo fondamentali. Primo: il clamoroso rigore non concesso per fallo di mano in area di Elneny, che doveva essere anche espulso, al 3’. Arbitro scandaloso, che ha dfatto tornare alla mente il famigerato Ovrebo di Monaco di Baviera. Secondo: la grande sciocchezza di Roncaglia, che colpisce senza motivo Embolo con una gran gomitata gratuita e rimedia l’inevitabile espulsione. Lasciando la squadra in dieci . Terzo: il primo gol del Basilea, segnato da Suchi, era viziato da un netto fuorigioco di Suchi. Tutto qui? No, c’è da aggiungere il vero succo dolce del match: i due gol di Bernardeschi, capace di concludere da grande attaccante nonostante abbia capito gli insegnamenti di Paulo Sousa che gli impone di giocare, molto utilmente, sulla fascia. Non basta. Altra considerazione piacevole: una Fiorentina splendida, sia come possesso palla, sia come capacità di reagire alle condizioni avverse. Soprattutto a un arbitraggio che è riuscito a mandare in bestia anche yun vero signore della panchina come Paulo Sousa. Un arbitro che i dirigenti dell’Uefa, che hanno guarda caso la sede proprio in Svizzera, dovrebbero severamente punire. Magari escludendolo da future designazioni. Certo, una cosa l’arbitro l’ha fatta giusta: l’espulsione di Rincaglia. Non ci sono discussioni, né attenuanti di nessun genere. Era in vantaggio sul pallone, aveva il giocatore avversario, Embolo, dietro e non c’era nessuna ragione al mondo perché lo dovesse colpire con quella folle gomitata. In ogni caso, la qualificazione ora sembra davvero a portata di mano. Basterà non perdere in casa, al Franchi contro il Belenenses, il 10 dicembre. E ora testa al Sassuolo: partita fissata per lunedì alle 19. Un giorno in più peri riposarsi e anche per sbollire la rabbia per un pareggio che grida vendetta. Un pari reso possibile solo da un arbitro disastroso e da quel gesto pazzesco di Roncaglia.

ARBITRO – Fa freddo, ma lo stadio è “caldo”. Trentamila supporter del Basilea, ma anche millecinquecento tifosi fasciati di viola, arrivati dal Nord Italia ma anche da Firenze. Fiorentina nella formazione migliore: all’ultimo momento Paulo Sousa decide di mandare in campo sia Borja Valero che Alonso, la cui presenza era fortemente in dubbio. Viola subito in partita, con pressing e gran possesso palla. Basilea in netta difficoltà. Ma l’arbitro slovacco Kruzliak dà subito una mano agli svizzeri: non fischiando un rigore nettissimo di Elneny caduto in area e e capace di deviare con il braccio un pallone che Ilicic aveva indirizzato verso Kalinic, ottimamente piazzato. L’arbitro lascia correre. Clamoroso! Non basta: qualche istante dopo fallo netto a tre quarti su Kalinic. Ignorato anche questo… Si materializza, qui in Svizzera, il fantasma del famigerato arbitro norvegese Ovrebo, quello che danneggiò incredibilmente la Fiorentina sul campo del Bayern Monaco.

BERNARDESCHI – Ma la Fiorentina reagisce bene, con la forza della sua classe. Il Basilea, salvato dal direttore di gara, non può niente al 23’, quando al termine di una bella azione corale, Borja Valero mette un bel pallone a destra per Bernardeschi che si muove con il piglio del grande attaccante (anche se Péaulo Sousa lo fa giocare più indietro) e inventa una rasoiata imprendibile per il portiere svizzero Vailati. Fiorentina in vantaggio. Meritatamente. E nonostante il rigore non concesso che grida vendetta.

RONCAGLIA – Passano tre minuti ed è la Fiorentina a complicarsi la vita e a fare un gran regalo agli svizzeri: Roncaglia lascia partire una gomitata, del tutto gratuita e immotivata, a Embolo, buon attaccante che lo stava contrastando da dietro ma senza toccarlo. Con un facile gioco di parole si può dire che a Roncaglia sia partito … l’embolo. Ma perché? Un corto circuito mentale come a Genova, quando offrì un passaggio incredibile a Eder. Stavolta è peggio: si regala un giocatore al Basilea senza motivo. Roncaglia va sanzionato dalla società per questo gesto del tutto inconsulto, incomprensibile e ingiustificabile.

RADDOPPIO – Però, ancora una volta, i viola sanno reagire. Al 36’ arriva il raddoppio. Fa tutto Kalinic, in area, attira su di sé i difensori avversari, alza la testa, vede arrivare Bernardeschi, lo serve, e il giovane numeo 10 colpisce da par suo mettendola dentro un’altra volta. Grandissimo Bernardeschi! Gol cercato, gol voluto, gol realizzato. Bravo lui e bravissimo il centravanti che sa essere uomo-squadra nel vero senso della parola, capace di buttarla dentro(vehttp://www.firenzepost.it/wp-admin/link-manager.phpdi rimonta con l’Empoli), ma anche di saper fare assist precisi e vincenti.

FUORIGIOCO – Quattro minuti dopo, però, il Basilea accorcia le distanze. Su calcio d’angolo per gli svizzeri, s’accende una mischia in area, Sepe riesce a respingere un colpo di testa di Embolo, poi arriva Suchi che la mette dentro. Fuorigioco di Embolo? Sì, un’altra decisione dell’arbitro presa sulla pelle della Fiorentina. In ogni caso, la >Fiorentina non soffre. Il primo tempo è stato caratterizzato da una netta supremazia viola, ma anche segnato da due episodi incredibili. Mi riferisco al rigore non concesso dall’arbitro alla Fiorentina dopo 3’ e naturalmente non posso digerire senza irritazione e profondo risentimento la pazzesca gomitata di Roncaglia e Embolo. Una sciocchezza? Di più. Non pochi tifosi viola si sono arrabbiati con il difensore: c’è chi chiede addirittura che venga ceduto a gennaio. Non esageriamo: certo, il giocatore dovrà fare “mea culpa”. Ravvedersi davvero.

ELNENY – In avvio di ripresa, la Fiorentina continua ad attaccare nonostante sia in dieci. Diciamo che quasi non se ne accorge da quant’è organizzata e ben messa. I viola resistono agli attacchi del Basilea e ripartono. Kalinic va via spesso in contropiede, Suchi si salva facendo falli a ripetizione sull’attaccante viola. Paulo Sousa s’arrabbia: quest’arbitro è indisponente. Per fortuna (17’) non cade nella trappola, quando Elneny si tuffa in area reclamando un rigore del tutto inesistente. Il Basilea compie lo sforzo maggiore, attacca e al 29’ trova il pareggio: pallone fuori area per Elneny che piazza una botta calibrata e vincente, d’esterno, sulla quale Sepe, onestamente, non ha molte colpe. Ahi, brutta storia questo gol. Ma i viola non perdono la concentrazione. Continuano a lottare. Quindi doppia sostituzione: entrano Gilberto e Babacar per Badelj e Babacar. Nel Basilea scende in campo una vecchia conoscenza viola: Kuzmanovic. Esce Biarnason. Finale da batticuore. Ma i viola escono bene. E conquistano un pari che schiude le porte alla qualificazione. Nonostante tutto.

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Girone I

Risultati

Basilea-Fiorentina 2-2

Belenenses- Lech Poznan 0-0

Classifica

Basilea 10

Fiorentina 7

Belenenses 5

Lech Poznan 5


Sandro Bennucci

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