
Firenze: al Teatro di Rifredi «Carmela e Paolino, varietà sopraffino» con Edy Angelillo e Gennaro Cannavacciuolo

FIRENZE – Il lungo successo di uno spettacolo fortunato: dopo la ripresa dello scorso anno a venticinque anni dal debutto, torna al Teatro di Rifredi «Carmela e Paolino, varietà sopraffino» con Edy Angelillo e Gennaro Cannavacciuolo, una delle produzioni di Pupi e Fresedde che hanno avuto maggior successo. Come altri spettacoli di Angelo Savelli («Don Giovanni», «Gian Burrasca», «L’ultimo harem», che sta per andare in scena al Teatrodante di Campi dopo essere comparso per undici stagioni consecutive a Rifredi facendo sempre il pieno…) , «Carmela e Paolino, varietà sopraffino» è un piccolo cult, anche per il talento innegabile dei due interpreti.
Il talento non manca neanche a José Sanchis Sinisterra, autore di «Ay Carmela» dal quale Savelli ha tratto la pièce e Carlos Saura un film candidato all’Oscar.
L’originale situava la vicenda nella Spagna del ’38; Savelli la sposta nell’Italia del ’44. I coniugi Carmela e Paolino sono due oscuri attori di varietà che a Pratola Peligna, un piccolo paese degli Abruzzi, nell’inverno del 1944 cadono prigionieri dei nazifascisti e si trovano costretti ad improvvisare un varietà per divertire le truppe di occupazione.
Uno spettacolo sulla memoria e sulla dignità umana calpestata sia dagli orrori della guerra che dall’indifferenza e dalle piccole vigliaccherie quotidiane, e al tempo stesso un omaggio affettuoso al varietà e all’avanspettacolo: lo si considerava un genere “basso”, ma sui palchi del varietà c’erano Nino Taranto, Totò, Macario, Gil e Cioffi, il trio Lescano, Renato Rascel…
Teatro di Rifredi (Via Vittorio Emanuele II, 303 – 50134 Firenze)
Da mercoledì 20 a domenica 24 gennaio (feriali ore 21, domenica ore 16.30)