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Licenziamento statali fannulloni, Cisl e Cgil a Renzi: prima apra le trattative sul contratto

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ROMA – Dopo le roboanti dichiarazioni di Renzi nei confronti dei lavoratori pubblici assenteisti: “I fannulloni li licenziamo in 48 ore” reagiscono i sindacati, in primis la Cisl.

CISL – Giovanni Faverin, segretario generale della Cisl Fp: “I lavoratori pubblici sono i primi a volere intransigenza e controlli efficaci contro chi lavora disonestamente, ma no a marchette elettorali e norme speciali: basta applicare le stesse regole del privato. E soprattutto vogliamo che il premier metta la stessa determinazione nel rinnovare dignitosamente il contratto di lavoro bloccato da più di sei anni”, così . “E’ da tempo che sosteniamo la privatizzazione piena del rapporto di lavoro anche per i dipendenti pubblici. Le marchette acchiappa-voti del governo invece vanno bene per le polemiche ma non servono a riorganizzare il lavoro pubblico”, prosegue il segretario della Funzione pubblica Cisl. “La credibilità dell’amministrazione pubblica si rilancia investendo nelle competenze, nell’innovazione organizzativa, nel welfare aziendale, come fanno i bravi datori di lavoro del privato. Su questo a Renzi chiediamo la stessa lucidità e lo stesso zelo con cui insegue i dividendi elettorali”.”Il premier deve ricordarsi che è il datore di lavoro di milioni di lavoratori pubblici che non attendono altro di essere messi nelle condizioni di lavorare meglio”, attacca ancora Faverin,

DIGNITÀ – “Bisogna restituire dignità professionale, salario, partecipazione al cambiamento a chi lavora ogni giorno al servizio della comunità. Noi siamo e saremo sempre in prima linea per denunciare irregolarità e comportamenti illegittimi. Il governo però deve smettere di ignorare che c’è un intero pezzo del mondo del lavoro fatto di infermieri, insegnati, amministrativi, tecnici, agenti di polizia locale? che si sente truffato tanto da chi non fa il suo lavoro e danneggia i colleghi, quanto da una politica che continua a tenere i servizi pubblici in uno stato di scientifica disorganizzazione”. “Per questo vogliamo un contratto di lavoro innovativo e nuove relazioni sindacali, come proposto nel documento di Cgil Cisl e Uil, con più produttività, più investimento nelle persone, più responsabilità e più controllo contro la cattiva organizzazione. E’ su questo che lavoratori pubblici e cittadini aspettano da Renzi risposte veloci e concrete”.

CGIL – Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario generale della Fp Cgil, Rossana Dettori: “Primi e inflessibili a denunciare e a dissociarci dai casi di assenteismo ingiustificato, vorremmo però che il premier Renzi applicasse la stessa solerzia nel rinnovo dei contratti pubblici. È la contrattazione il luogo dove affrontare questi temi, non l’ennesimo intervento legislativo”.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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