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La sede della Camera di Commercio a Firenze

Camere di commercio: in Toscana 200 esuberi con il nuovo provvedimento del governo

La sede della Camera di Commercio a Firenze
La sede della Camera di Commercio a Firenze

FIRENZE – Il riordino delle Camere di Commercio prevede 200 esuberi in Toscana. L’allarme è di Cgil, Cisl, Uil Toscana di categoria. Nei prossimi giorni il Consiglio dei Ministri varerà il decreto legislativo di riorganizzazione. Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl della Toscana esprimono “grave preoccupazione” per il testo circolato in queste ore. Un testo che, “a dispetto di quanto previsto dalla legge delega, mette in serio pericolo la tenuta occupazionale e i servizi alle imprese: si prevede una riduzione del 15% del personale (con ulteriori incrementi fino al 25% per
le Camere di Commercio accorpate) che porterebbe in Toscana ad un esubero di circa 200 unità sulle quasi 700 oggi impiegate direttamente dalle Camere di commercio – è l’allarme lanciato
dai sindacati -. Si aggiunga che il progressivo svuotamento di funzioni del sistema camerale comporterebbe inevitabilmente l’aumento del numero dei posti di lavoro a rischio. Senza
considerare le ripercussioni sul resto del sistema camerale (Unione regionale e Aziende speciali e partecipate) che il decreto lascerebbe al loro destino”.

Per le federazioni di categoria si tratta di “una scelta grave e sbagliata: primo perchè contraria alla legge, secondo perchè assunta in assoluta solitudine, senza alcun confronto con i rappresentati dei lavoratori e senza considerare le necessità del tessuto produttivo. In questo modo si
smantellerebbe un sistema composto da professionalità di assoluta eccellenza che garantisce un indispensabile supporto all’economia toscana ed, in particolare, al sistema della piccola e media impresa che rappresenta la spina dorsale del nostro sistema economico e produttivo.

“Rivolgiamo un appello – scrivono i sindacati – alle associazioni d’impresa della Toscana, alle istituzioni regionali e locali, ai parlamentari eletti nella nostra Regione perchè si attivino per evitare che vengano smantellati servizi vitali per il territorio”.

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