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Arezzo, padre Gratien Alabi esce dal carcere e va ai domiciliari in convento a Roma

Padre Gratien, Graziano, Alabi al momento dell'arresto giovedì 23 aprile 2015
Padre Gratien, Graziano, Alabi al momento dell’arresto giovedì 23 aprile 2015

AREZZO – Padre Gratien Alabi è uscito dal carcere di Arezzo per essere trasferito a Roma, nel convento dei frati premostratensi dove resterà gli arresti domiciliari.

Il frate congolese è imputato nel processo in corte d’Assise ad Arezzo per omicidio volontario nell’ambito delle indagini sulla scomparsa di Guerrina Piscaglia da Ca Raffaello nell’aretino.

Stamani 1 febbraio è uscito a bordo di un furgone della polizia penitenziaria alle 7,33. Ad attenderlo l’abate generale padre Thomas, gli avvocati Francesco Zacheo e Riziero Angeletti, il consigliere diplomatico del Congo Osango Benjamin e un gruppo di giornalisti.

I tecnici Telecom gli hanno applicato la cavigliera elettronica, il braccialetto che lo controllerà durante i domiciliari. Alabi, accusato dell’omicidio di Guerrina Piscaglia, torna così nel luogo dove fu arrestato il 23 aprile 2015. Alloggerà in una camera e potrà muoversi al secondo piano mentre per ora non può accedere alla cappella, per motivi di copertura del segnale del dispositivo di controllo.

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