Migranti: l’Austria presidierà le frontiere con l’Italia, a partire dalla prossima primavera
Vienna conferma, presto ci saranno controlli per limitare il flusso dei migranti sui valichi con l’Italia, a Tarvisio, Brennero e Resia: in tutto sono 12 i passi sul confine meridionale che saranno presidiati. Ad annunciare la misura, nell’aria da giorni, sono stati i ministri degli Interni austriaco Johanna Mikl Leitner e quello della Difesa Hans Peter Doskozil. Gli accertamenti, che dovrebbero prendere il via ad aprile quando si prevede un nuovo picco dei flussi, saranno effettuati su treni, bus e auto. E non si esclude la possibilità di «recinzioni».
I confini sud del Paese saranno “massicciamente rafforzati”, non solo al Brennero e agli altri valichi altoatesini, ma anche alla frontiera con Slovenia e Ungheria, per frenare il flusso dei richiedenti asilo in arrivo dalla Siria e da altri Paesi in preda alle guerre e alla fame. “Un compito difficile, ma necessario”, lo ha definito il cancelliere austriaco Werner Faymann, che giustifica la decisione del governo con il fatto di “avere delle responsabilità e di dover quindi guardare in faccia la realtà”.I controlli supplementari saranno operativi a partire dalla primavera, quando anche i flussi cominceranno ad ingrossarsi nuovamente.
L’obiettivo esplicito del governo di Vienna è quello di frenare con ogni mezzo gli ingressi di richiedenti asilo sul territorio: “Lo scopo è quello di assicurare l’ordine e la stabilità del nostro Paese. Per questa ragione tiriamo il freno”, ha spiegato Mikl-Leitner, del partito conservatore Oevp.”Saranno introdotte diverse misure strutturali” in Carinzia, Stiria, Burgenland e Tirolo, che potranno essere simili ai quattro chilometri di barriere e reti già dislocati alla frontiera di Spielfel con la Slovenia, ha indicato alla stampa la ministra degli Interni.