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Economia: l’Italia propone all’Ue un superministro delle finanze e il Fondo monetario europeo

Italian Prime Minister Matteo Renzi (right) puts an arm around the shoulder of  President of the European Commission Jean-Claude Juncker during arrivals at Eastern Partnership Summit in Riga, Latvia, 22 May 2015.  ANSA/VALDA KALNINA

ROMA- Ambizioso obiettivo proposto dal governo italiano nel position paper sulla politica europea che dà l’ok alla creazione di un superministro delle finanze dell’Eurozona, in grado di gestire un budget con risorse adeguate.  L’Esm (Fondo salvaStati) potrebbe trasformarsi in un “Fondo monetario europeo”, sfruttando al massimo i benefici del meccanismo e mantenendone allo stesso tempo le funzioni di protezione.

Politica migranti comune, bond per risorse. Le frontiere europee dovrebbero essere gestite a livello comune e a tale scopo dovrebbero essere reperite più tipologie di risorse, giustificando anche il ricorso a “meccanismi di mutualità che potrebbero includere anche l’emissione di obbligazioni comunitarie”. Lo si legge nel position paper (Proposta strategica dell’Italia per il futuro dell’Unione Europea: crescita, lavoro e stabilità) messa a punto dal governo italino.

Pieno utilizzo spazi bilancio per crescita Gli spazi di bilancio “dovrebbero essere integralmente utilizzati a supporto della crescita”, in questa fase di ripresa modesta e di inflazione eccezionalmente bassa. Lo scrive il governo italiano nel position paper sulla politica europea. In un contesto macroeconomico di questo tipo infatti, anche la politica monetaria espansiva della Bce si sta rivelando “insufficiente”.

Avanti Unione bancaria con garanzia depositi.  L’Unione bancaria “è ancora incompleta” e il suo completamento è una “priorità chiave” che metterebbe a disposizione gli strumenti necessari per combattere crisi sistemiche. Lo si legge nel documento del governo italiano in cui si spinge anche per la creazione del Fondo europeo di garanzia dei depositi che “rafforzerebbe la fiducia, ingrediente chiave per il successo del settore bancario, e contribuirebbe a ridurre i rischi”. “Condivisione dei rischi e loro riduzione aumenterebbero significativamente la stabilità finanziaria”

economia, Italia, proposte, ue


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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