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Assisi: la polizia dedica a Emanuele Petri (ucciso in sparatoria con nuove Br) il commissariato. Cerimonia con Pansa

Il sovrintende Polfer Emanuele Petri (foto dal sito Poliziadistato.it)
Il sovrintende Polfer Emanuele Petri (foto dal sito Poliziadistato.it)

ASSISI – La polizia dedica il commissariato di Assisi alla memoria del sovrintendente capo Emanuele Petri, ucciso il 2 marzo 2003 nel conflitto a fuoco, su un treno Roma-Firenze, che portò alla morte del terrorista Mario Galesi e all’arresto di Nadia Desdemona Lioce. Permettendo agli investigatori di recuperare documenti poi risultati decisivi per
smantellare le cosiddette nuove Brigate rosse.

La cerimonia è in programma domani, 2 aprile, alle 11, a Palazzo Giampè. Parteciperanno il sottosegretario all’Interno
Gianpiero Bocci e il Capo della polizia, prefetto Alessandro Pansa. Con loro il cardinale Gualtiero Bassetti e i familiari di Petri, la vedova Alma, che dopo la morte del marito è impegnata per diffondere la cultura della legalità nelle scuole e tra i più giovani, e il figlio Angelo, anche lui in polizia. Petri, originario di Tuoro sul Trasimeno, aveva 48 anni
quando venne ucciso nella sparatoria avvenuta tra le stazioni di Camucia e Castiglion Fiorentino. Quel giorno aveva cambiato il turno di servizio previsto per accompagnare a fare fisioterapia Roberto, un amico costretto su una sedia a rotelle.

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