Carrara: i due cavatori dispersi precipitati nel vuoto per 30 metri. Stavano tagliando un costone (video)
CARRARA – Si cercano i dispersi. Proseguono gli sforzi per ritrovare i due cavatori dati per dispersi dopo la frana di un costone sulle Alpi Apuane. Sarebbero franate quasi duemila tonnellate di marmo e i due operai sono precipitati nel vuoto per circa trenta metri e con loro anche una macchina tagliatrice. La tragedia è avvenuta nel bacino denominato Gioia, nel cuore delle cave di Carrara, nella cava Antonioli. I tre cavatori stavano tagliando un costone quando si è verificato il crollo.
Sul posto ci sarebbe stato anche un operaio con l’escavatrice. Forse gli operai stavano ultimando il taglio di una parete. I cavatori precipitati probabilmente erano intenti a togliere le verghe dove scorre la macchina tagliatrice. In tutti i bacini delle cave delle Apuane sono stati sospesi i lavori. Sul posto anche il prefetto di Massa Carrara, Giovanna Menghini.
AGGIORNAMENTO DELLE 17.00
Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil hanno proclamato per domani, 15 aprile, uno sciopero generale a Massa Carrara e provincia dopo l’ennesimo episodio di morte sul lavoro di due cavatori di marmo. Lo dice Roberto Venturini, segretario provinciale Fillea Cgil di Massa Carrara. Il crollo del costone avvenuto questo pomeriggio ha travolto «due cavatori -afferma Venturini-mentre altri due sono rimasti feriti per fortuna non gravemente». Per il sindacalista, i due cavatori non avrebbero dovuto stare lì, perchè si stavano facendo operazioni in alto, sopra di loro. L’incidente di oggi, 14 aprile, ripropone il drammatico tema della sicurezza nelle cave. «Nel 2015 sono morti 3 cavatori e ora altri due. L’unico modo per far sì che queste tragedie non accadano più è punire chi non rispetta le regole», conclude Venturini.
AGGIORNAMENTO DELLE 21.00
I Vigili del fuoco comunicano che le ricerche dei due dispersi proseguono anche di notte alla luce delle torri-faro.
AGGIORNAMENTO DELLE 22
I vigili del fuoco proseguono ad oltranza le ricerche dei due dispersi dopo il crollo nella cava di marmo a Carrara, aiutati anche dalle
fotoelettriche. Intanto, è stato pressoché completato il lavoro di messa in sicurezza dell’area che consentirà di spostare più forze nel punto della frana dove i detriti potrebbero aver sepolto i due cavatori.
