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Monte dei Paschi di Siena

Monte Paschi: utili del trimestre oltre le attese, 93,2 milioni di euro

Fabrizio Viola
Fabrizio Viola

Mps batte le attese e segna nel trimestre di utile di 93,2 milioni di euro mentre l’amministratore delegato Fabrizio Viola accelera per ridurre il macigno delle sofferenze, anche con nuove iniziative. Tra queste l’avvio di una piattaforma per gestire i propri non performing loans, compito per il quale Siena ha già dato mandato a Mediobanca. Rinviata invece ogni considerazione su un eventuale intervento del fondo Atlante.

Tornando ai conti del primo trimestre dell’anno Mps  segna un risultato netto di 93,2 milioni, che si confronta coi 143,7 milioni dello scorso anno ma decisamente superiore al consenso, che si fermava a 5-10 milioni di euro. I ricavi totali si portano a 1.186 milioni, in flessione del 13,7%. Migliora leggermente il patrimonio netto a 9,7 miliardi. Quanto ai crediti deteriorati, quelli lordi si attestano a 47 miliardi, in aumento di 377 milioni rispetto alla fine del 2015. Nel trimestre precedente erano cresciuti di 414 milioni. Quelli netti invece si riducono di 85 milioni a 24 milioni. Migliora comunque ancora la qualità del credito, con rettifiche su crediti a 346 milioni in calo  del 40% rispetto al quarto trimestre 2015, valore più basso degli ultimi quattro anni.

«Sui target del piano industriale siamo in linea con quanto preannunciato, ma la cosa importante è confermare il nostro pieno impegno a portare avanti nuove o altre iniziative sulle sofferenze che non erano incluse e aumentare la cessione delle piccole posizioni in sofferenza, al di là dei target», afferma Viola presentando i conti agli analisti. Il gruppo, spiega, continuerà a muoversi lungo due direttrici. Primo, dopo gli utili del trimestre «mantenere se non migliorare questo risultato». Secondo, «accelerare la riduzione dei crediti deteriorati, e questo ci consentirà di ridurre le rettifiche».

Viola ha affermato poi che Mps è al lavoro per creare un piattaforma di grestione dei crediti deteriorati (Npl). «L’accordo per la piattaforma è separato rispetto alla cessione dei crediti deteriorati – chiarisce -. Per la piattaforma l’obiettivo è raggiungere un accordo con un fornitore di servizi per gestire il recupero dei crediti deteriorati che rimangono sui conti della banca. La piattaforma non è concepita per deconsolidare gli Npl».

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