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Economia, Padoan: detassiamo i finanziamenti privati alle piccole e medie imprese

Il ministro Pier Carlo Padoan
Il ministro Pier Carlo Padoan

ROMA – «Un pacchetto sulla competitività articolato con diverse misure. Una di queste serve a convogliare il risparmio privato verso le piccole e medie imprese, che hanno bisogno di aumentare la loro dotazione di  capitale per fare ricerca e investimenti. Dalle nostre analisi si potrebbe arrivare ad attivare risorse private fino a 10 miliardi l’anno». E’ quanto annuncia il ministro dell’Economia, in un’intervista al Corriere della Sera, anticipando l’ipotesi di un decreto legge in Consiglio dei ministri tra qualche settimana. E spiegando che «l’idea è quella di dare una esenzione fiscale ai privati che investono in strumenti di risparmio a lungo termine specializzati nel finanziare l’economia reale».

Il ministro parla anche di pensioni e ribadisce che «il governo sta esaminando ipotesi per consentire l’uscita anticipata dal lavoro, ma qualsiasi soluzione deve essere compatibile con i vincoli di bilancio e la sostenibilità di lungo termine. Sulla possibilità di anticipare l’annunciato taglio dell’Irpef al 2017, rinvia invece la discussione all’autunno: «Bisognerà valutare le diverse alternative, ragionando sia sull’efficacia relativa sia sui vincoli di bilancio. Vedremo nell’ambito della legge di Stabilità, a settembre».

E infine invita le banche a osare di più: «Sarebbe opportuno che anche il sistema bancario facesse un esame di coscienza – dice ancora Padoan – riconoscendo che ci sono stati alcuni comportamenti sbagliati verso la clientela. Per esempio, gli azionisti delle banche che sono in fase di transizione potrebbero promuovere azioni di responsabilità verso il management che in passato non ha adottato condotte trasparenti. Siamo quindi in una fase delicata, ma il sistema bancario è nel suo complesso solido». E sulle sofferenze commenta: «Il Fondo Atlante non sarebbe sufficiente? La sua capitalizzazione dipende dal sistema privato. È partito da appena due settimane ed è presto per trarre delle conclusioni».

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