Pensioni: Mattarella afferma che è necessario separare previdenza e assistenza. Uno smacco per Boeri
NAPOLI – «Senza occasioni di lavoro per i giovani la crescita economica è più difficile e il rinnovamento sociale più lento». Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella il quale , in occasione della VI edizione della Giornata Nazionale della Previdenza a Napoli, ha inviato un messaggio al Presidente del Comitato organizzatore, Alberto Brambilla, in cui loda l’iniziativa di oggi, che aiuta la creazione di occasioni di incontro tra domanda e offerta di lavoro.
«La previdenza sociale incide profondamente sulla convivenza civile e rappresenta un indicatore sull’organizzazione socio-economica di ogni Paese avanzato – sottolinea il Presidente – Negli ultimi anni numerose sfide hanno investito il sistema previdenziale: la crisi finanziaria, i mutamenti demografici, le difficoltà occupazionali. E’ dunque importante creare occasioni di riflessione e crescita di consapevolezza su come rispondere al meglio ai dettami dell’art. 38 della Costituzione, nell’ attuale contesto. E’ un banco di prova essenziale per la credibilità di un Paese di fronte ai propri cittadini».
Per il Capo dello Stato «le riforme introdotte negli ultimi decenni sulla strada di una piena sostenibilita’ del sistema di welfare, sollecitando sempre piu’ la responsabilita’ dei singoli in argomento, evidenziano la necessita’ di evitare parimenti ogni confusione tra il sistema previdenziale di assicurazione obbligatoria e le prestazioni garantite ad ogni cittadino in ossequio al sistema di sicurezza sociale sostenuto tramite il prelievo tributario. Una variabilita’ insistita nelle prestazioni del sistema previdenziale affievolisce la affidabilita’ di un istituto che vede nella solidarieta’ intergenerazionale un fondamento della coesione sociale e un presupposto della sua tenuta, sul piano dei principi economici e dei valori solidaristici».
Dunque, secondo il Presidente della repubblica, è necessario innanzitutto separare previdenza e assistenza per evitare confusione amministrativa e contabile nel sistema dell’Inps. E’ l’invito che molti esperti rivolgono da tempo al bocconiano Presidente dell’istituto di Previdenza, che fa orecchie da mercante preferendo puntare sulla strada, certo più agevole e popolare, del taglio di pensioni d’oro e assegni comunque ritenuti alti. Ma adesso il monito, oltre che dalla Corte costituzionale. è venuto anche dalla più Alta istituzione della Repubblica.
