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Firenze, voragine lungarno: i radar non hanno rilevato spostamenti del muro di margine. Continua il botta e risposta Nardella – Carfì

2016-05-25-PHOTO-00000716FIRENZE – I radar sistemati dall’università per controllare lo spostamento della spalletta di lungarno Torrigiani «non hanno registrato nessuno spostamento ulteriore del muro di margine, nemmeno mezzo millimetro». Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella parlando con i giornalisti. Il sistema radar, simile a quello che venne utilizzato per verificare gli spostamenti del relitto della Costa Concordia, fino a ieri pomeriggio aveva registrato uno spostamento di 7 millimetri l’ora.

NARDELLA – A una domanda di un cronista in merito alle responsabilità dell’ad di Publiacqua Alessandro Carfì e se questo dovrebbe dimettersii Nardella ha precisato: «Questa è una valutazione che sta alla coscienza dell”amministratore delegato e del gruppo di Publiacqua. Io – ha aggiunto il sindaco – confermo quello che ho detto: abbiamo una rete idrica di 1.200 km che riceve ogni anno 5.000 interventi di manutenzione: è sotto gli occhi di tutti che questa voragine non è stata causata da un agente meteo, atmosferico o calamità naturale, ergo si arriverà a una conclusione diversa. E non sono io che devo dare le risposte in questo caso. Io – ha spiegato – pongo delle domande e non sono solo le mie domande ma sono le domande di tutti i fiorentini».

CARFÌ – Dal canto suo Carfì ha replicato: «Io non credo che il sindaco abbia dichiarato che c’è stato un errore umano anche perché noi siamo in grado di dimostrare che gli interventi sono stati fatti con regolarità.

VISITA – Sopralluogo del presidente del Senato Pietro Grasso insieme alla presidente della commissione antimafia Rosy Bindi nell”area del crollo sul lungarno Torrigiani a Firenze. Ad accompagnarli sul posto, in serata, il sindaco Dario Nardella.   «Ogni anno vengo qui per l”anniversario della strage dei Georgofili – ha spiegato Grasso fermandosi al termine della visita a parlare con i giornalisti – e anche oggi sono qui per questo, ma non potevo mancare di venire a vedere la ferita di una città. E” come andare a visitare una persona cara in
ospedale. Per questo ho chiesto al sindaco di accompagnarmi in questo posto: lo merita la città, lo meritano i fiorentini, non si può non rendere omaggio a quello che è un disastro». Grasso ha spiegato di aver visto che ci sono gli operai al lavoro: già la città, come in tante altre occasioni dure e drammatiche, si è unita a sostenere l’amministrazione e il sindaco per far andare i lavori e al più presto tornare come prima».

 

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