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2 giugno 2016: il messaggio di Mattarella ai prefetti e alla popolazione

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ROMA – «Cari Prefetti, nell’anniversario dei settanta anni della scelta repubblicana, mi è grato rivolgere, per il vostro tramite, un saluto a quanti sul territorio svolgono pubbliche funzioni. La democrazia trova nella coesione sociale il rafforzamento delle proprie ragioni. Ogni sforzo collettivo per cogliere, sostenere e valorizzare i segnali positivi per il rilancio del sistema produttivo e ogni opportunità di occupazione e di crescita sociale, va incoraggiato». Lo ha scritto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato ai Prefetti d’Italia, in occasione della Festa della Repubblica, affinché se ne facciano interpreti nelle iniziative promosse a livello locale nella ricorrenza del 2 giugno.

«La spinta delle pubbliche amministrazioni in questa direzione – ha aggiunto il Presidente Mattarella – accelerando l’innovazione e rendendo più agevole l’accesso ai servizi, più snelle le procedure e più semplici gli adempimenti, è preziosa e non può essere frenata da dannose frammentazioni di compiti e funzioni, da sovrapposizioni di competenze e da inefficienze nell’utilizzo delle risorse.

Ai Prefetti compete di favorire in ogni modo la cooperazione fra istituzioni, quale condizione essenziale per superare situazioni di stallo, contrasti e divaricazioni di interessi pubblici, percepiti dai cittadini come una dialettica sterile, che ritarda e spesso vanifica la decisione finale.

Occorre farsi carico in concreto dei bisogni e delle aspettative dei cittadini e garantire l’effettivo esercizio dei loro diritti.

Si tratta di un impegno quotidiano che, nelle aree metropolitane come nei comuni più piccoli, deve convergere dove maggiori sono le disuguaglianze e le ingiustizie sociali, con attenzione al disagio dei più giovani e dei più anziani. In quest’ottica, utile è l’azione di supporto alle scuole per le iniziative, anche fuori dall’orario di lezione, di contrasto all’abbandono scolastico e alla esclusione sociale».

«L’efficacia e la credibilità dell’azione pubblica – ha proseguito Mattarella – si fondano sul rispetto della legalità, sull’etica del servizio e sulla trasparenza. Occorre grande fermezza contro ogni tentativo di asservire uffici e istituzioni a interessi personali, favoritismi e malaffare. Vanno incoraggiate le intese fra amministrazioni per prevenire e contrastare fenomeni corruttivi e di condizionamento criminale nei contratti pubblici, con misure opportune dirette a salvaguardare la realizzazione delle opere e l’occupazione.
Nella gestione dei continui flussi di persone in fuga da guerre, persecuzioni e povertà spetta ai Prefetti un ruolo essenziale per coordinare le attività di primo soccorso e di assistenza, per garantire condizioni generali di sicurezza e di rispetto della dignità umana, per favorire la sistemazione più adeguata nelle diverse realtà. Grazie ad una attenta opera di mediazione si stanno realizzando, sulla base di accordi con enti locali e associazioni di volontariato, positive esperienze di accoglienza e di inclusione, con l’inserimento dei profughi anche in progetti di utilità sociale.

Operare con determinazione per l’affermazione dei principi di libertà nella sicurezza e la coesione delle nostre comunità, per il buon funzionamento della macchina pubblica e a garanzia dei servizi essenziali, significa far vivere nel quotidiano i principi e i valori che sono alla base del patto di cittadinanza repubblicana».
«Con questi auspici – ha concluso il Presidente – a Voi Prefetti ed a tutti coloro che con Voi celebrano la Festa della Repubblica rivolgo i più sentiti auguri di buon lavoro».

2 giugno, Mattarella, messaggio, prefetti


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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