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Euro2016: l’Italia batte anche la Svezia (1-0) e si qualifica agli ottavi. Straordinario gol del resuscitato Eder. Pagelle (Foto)

Italia vittoriosa nel finale con la Svezia: Ibrahimovic, partita deludente
Italia vittoriosa nel finale con la Svezia: Ibrahimovic, partita deludente
Eder esulta dopo il magnifico gol che ha dato la vittoria all'Italia
Eder esulta dopo il magnifico gol che ha dato la vittoria all’Italia

TOLOSA – Si sblocca Eder, autore di un gran gol a due minuti dalla fine. E un’Italia bruttina, bruttina vince contro la Svezia e si qualifica matematicamente per gli ottavi di finale. Va bene così anche se la prestazione è stata molto diversa, molto al di sotto, di quella contro il Belgio. Però bisogna guardare al risultato in termini di concretezza. Sei punti in due partite: alla vigilia nessuno ci avrebbe sperato, soprattutto perché la prima era contro la strafavorito Belgio. Ma il campo offre responsi impensati e questo esalta un ct che non era troppo convinto di questa Nazionale e che, non a caso, ha firmato il ricco contratto con il Chelsea rifiutando di restare al timone della squadra in vista dei mondiali di Russia del 2018. La partita? Noiosa fino allo sfinimento, fino alla noia. Un surrogato del sonnifero. Ma mentre avevo già in testa tutto questo, ed ero pronto a scriverlo nero su bianco, ecco la prodezza di Eder, ecco il gol che sblocca la brutta partita e che mi riporta alla mente un altro Svezia-Italia. Quale? Ben 46 anni fa, mondiali messicani: anche allora partita capace di esaltare i ghiri dormiglioni. Poi un tiro di Domenghini che passa sotto la pancia del portiere svedese, vittoria striminzita per 1-0 e Italia che, poi, va avanti e arriva alla mitica semifinale del 4-3 contro la Germania. Corsi e ricorsi del calcio? Ricordo propiziatorio? Ripeto: accontentiamoci di aver vinto grazie a un Eder che, passato dalla Sampdoria all’Inter non si era più sbloccato. Ma sul quale Conte ha dimostrato di fare grande affidamento. Un Eder umile e vincente. Italuia con due brasiliani (Eder e Thiago Motta) capace di qualificarsi senza batticuore e di affrontare la terza partita del girone, mercoledì 22 giugno contro l’Irlanda, senza patemi e con la possibilità di far riposare i giocatori più provati o sotto squalifica. Vai Italia e perché, come scriverebbe il mitico Gianni Brera, GioveEupalla, il Dio del calcio, è Con..te.

Eder e Giaccherini festeggiano dopo il bellissimo gol del brasiliano

Ibra sconsolato dopo l'inaspettata sconfitta
Ibra sconsolato dopo l’inaspettata sconfitta

IRRICONOSCIBILI – Tifosi svedesi decisamente più numerosi degli italiani. Stadio colorato di giallo: sembra una gran di frittata. O meglio un gran miscuglio di uova strapazzate. Un solo cambiamento nella formazione dell’Italia di Conte: fuori Darmian, non particolarmente ispirato contro il Belgio, e sulla fascia sinistra si schiera Florenzi. Gli azzurri prendono l’iniziativa, ma la Svezia comincia a ritmo blando, addormenta in un certo senso la partita e si affida a Ibra, che agisce pericolosamente a tre quarti e procura assist interessanti. Sulla fascia sinistra scende invece Olsson, che crossa o tira, provocando sempre difficoltà alla difesa azzurra. L’Italia subisce e non mostra il dinamismo manifestato contro il Belgio. La Svezia fa la partita. Tiene la palla e preme. Fortuna che la difesa azzurra, nella quale Chiellini celebra la sua ottantaseiesima partita in nazionale, continua a tenere. Partita a ritmo lento, poco spettacolare: praticamente noiosa. Conte s’arrabbia : soprattutto con Pellè che non contrasta e non fa filtro in appoggio ai centrocampisti. Solo Florenzi sembra più attivo, dinamico, concreto. Però ci rendiamo conto di essere arrivati al 36’ aver visto un barlume di gioco nell’Italia, un’idea, uno spunto concreto. Squadra irriconoscibile rispetto a pochi giorni fa. Il primo tempo si chiude sullo zero a zero, risultato di 45’ poco piacevoli e, devo dire, praticamente senza emozioni.

Antonio Conte, ct che ha già portato l'Italia agli ottavi di finale
Antonio Conte, ct che ha già portato l’Italia agli ottavi di finale

CONTE – Solo in avvio di ripresa (4’) l’Italia riesce a fare il primo tiro in porta: Azione Parolo-Eder- Pellè con conclusione però troppo alta. Gli azzurri insistono: sembrano più tonici rispetto all’asfittico primo tempo. Ma passano i minuti e la nuova, favorevole impressione si stempera. Intorno al quarto d’ora, Antonio Conte toglie Pellè per mandare in campo Zaza. Improvvisamente la Svezia, al 27’, ha l’occasionissima: Olsson la mette sul piede di Ibra, solissimo, davanti a una porzione di porta azzurra. Ibra tira fuori. Da non credere. Azzurri graziati. Conte vuole la scossa: richiama in panchina De Rossi e prova a trovare maggior equilibrio con Thiago Motta.

Duello a metà campo
Duello a metà campo

EDER – Cambia qualcosa? Un po’ di dinamismo in più. Giaccherini (37’) indovina un traversone precisissimo per la testa di Parolo che colpisce la traversa. Peccato, peccato. Questi significa che se l’Italia avesse pressato un po’ di più gli svedesi avrebbe potuto anche raccogliere qualcosa. Quindi fuori Florenzi per Sturaro. Sembra finire fra gli sbadigli. Ma proprio in fondo (43’) arriva lo spunto decisivo e vincente di Eder. Rimessa laterale di Chiellini, sponda di testa di Zaza, Eder si butta sul pallone, lo difende con forza, si sposta da sinistra a destra e infine calcia bene, mettendo il pallone alle spalle di Isaksson. Ecco i tre punti. La solita Italia delle grandi competizioni: sparagnina ma vincente. Avanti tutta. Siamo ai quarti.

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Sandro Bennucci

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