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Decreto Enti locali: protesta e mobilitazione unitaria dei sindacati per domani 22 luglio

enti locali

ROMA – La fiducia posta dal Governo significa negare la continuità dei servizi ai cittadini. Così la Cgil in una nota dopo il voto alla Camera sul decreto Enti locali. Un provvedimento, sottolinea il sindacato, che continua a non risolvere i tanti problemi aperti dalle scelte del governo in tema di tagli agli Enti locali, in particolare alle province e alle città metropolitane. Ecco che di fronte a questo ennesimo segnale ancora più incisiva sarà la mobilitazione nazionale unitaria delle categorie del pubblico impiego, indetta per domani, venerdì 22 luglio, con diverse iniziative sul territorio.

TOSCANA – Assemblee, volantinaggi, e presìdi nelle sedi di ogni Provincia della Toscana per chiedere che venga modificato il decreto Enti locali prima della sua conversione in legge. E’ quanto annunciano per domani le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil Funzioni pubbliche. Da ieri, ricordano i sindacati in una nota unitaria, è iniziata l”occupazione di una sala della Città metropolitana di Firenze, che prosegue a oltranza durante l’orario di aperture degli uffici, e se a livello nazionale non saranno accolte le richieste dei lavoratori, i dipendenti delle Province si dicono pronti a nuove occupazioni delle sedi provinciali. Secondo i sindacati, “in Toscana, dove la situazione fino ad ora era critica ma più sotto controllo, il decreto enti locali provocherà un aumento dei tagli (in forma appunto di prelievo forzoso) di oltre 41 milioni. Se tale decreto non verrà modificato in sede di conversione, tutte le Province toscane andranno in dissesto. Si tratta di una situazione intollerabile: è vergognoso e inammissibile che il Governo stesso operi in maniera da strozzare i propri enti territoriali”. Solidarietà ai lavoratori delle Province arriva dalla Rsu della Regione Toscana: ” Sappiate che non siete e non sarete lasciati soli – scrive in una nota – e che la vostra lotta sarà la nostra lotta”.

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