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Tasse: Renzi, il mio governo le ha abbassate. Di Maio (M5S), balle portiamo i forconi sotto Palazzo Chigi

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ROMA – Il presidente del Consiglio Matteo Renzi continua a lanciare annunci agli italiani attraverso i social network, naturalmente magnificando l’azione del suo governo. Siamo già in piena campagna per il referendum istituzionale di autunno. Afferma il premier su facebook: «Ridurre le tasse non è soltanto giusto, ma è anche un fatto di competitività. Lo dimostra in queste ore l’accordo con Ryanair, ma è solo uno dei tanti esempi che possiamo fare». Renzi spiega «da quando siamo al Governo lavoriamo per ridurre le tasse. Lo abbiamo fatto con gli 80 euro, con il JobsAct, con l’Irap costo del lavoro, con Imu e Irap agricola, con Imu e Tasi sulla prima casa, con il superammortamento. Continueremo con la prossima legge di stabilità. L’ultima volta che una tassa è stata alzata in Italia è stata l’Iva nell’ottobre 2013 da un governo precedente. Adesso la musica è cambiata e contemporaneamente abbiamo battuto tutti i record di incassi dalla lotta contro l’evasione (quasi 15 miliardi nel 2015)».

BRUNETTA – Forza Italia replica a stretto giro di posta alle affermazioni del rottamatore. «Le sue parole si scontrano, ormai sempre più spesso – afferma Brunetta – con l’incontrovertibilità dei numeri. La pressione fiscale, con Renzi al governo è tornata a livelli record. Altro che diminuzione. Dovrebbe solo vergognarsi. Non solo da quando è al governo Renzi non ha abbassato le tasse ma, come si evince dai documenti di finanza pubblica, elaborati, approvati e pubblicati dallo stesso governo, la pressione fiscale generale nel nostro Paese – tenendo conto delle clausole di salvaguardia, che sono Legge e il governo ha disinnescato solo a parole – è aumentata: dal 43,4% del 2014 al 43,7% del 2015, al 44,2% del 2016 (record storico)».

DI MAIO – Ancor più netta la reazione del M5S: «Renzi la smetta di provocare i cittadini italiani con queste balle! Altrimenti prima o poi se li ritroverà con i forconi sotto Palazzo Chigi». Così il vicepresidente M5s della Camera, Luigi Di Maio, commenta su Facebook le dichiarazioni del premier sul taglio delle tasse. «Oggi il presidente del Consiglio ha anche avuto il coraggio di dichiarare: ‘L’ultima volta che una tassa è stata aumentata era il 2013’. Ma davvero? Peccato che uno studio della UIL ci dice che in 2 anni dal 2013 al 2015 i contribuenti hanno pagato 7 miliardi in più di tasse, circa il 16,7% in più. E indovinate chi governava in questi due anni?».


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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