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Fiorentina: finisce fra i fischi con l’Atalanta (0-0). Viola irriconoscibili. Allarme bomba prima della gara. Pagelle

Nemmeno Babacar ha trovato la giornata felice: bloccato anche lui
Nemmeno Babacar ha trovato la giornata felice: bloccato anche lui

FIRENZE – Fiorentina sterile: non partorisce un gol nemmeno con il cesareo! Finisce fra i fischi la partita contro l’Atalanta: uno zero a zero inutile. Che non fa fare alla squadra lo scatto necessario per risalire in classifica. La curva Fiesole è scontenta e chiede alla squadra di tirar fuori gli attributi. Quando i giocatori viola infilano il sottopassaggio per rientrare negli spogliatoi esplode lo scontento. Motivato. Tranne i primi venti minuti, dove c’è stata una parvenza di manovra con una superiorità piuttosto marcata, la Fiorentina è stata messa sotto troppo spesso dall’Atalanta. Gasperini ha preso le misure abbastanza presto ai ragazzi di Paulo Sousa. E sono stati i bergamaschi ad avere le occasioni da gol più clamorose. Tutte fallite. Se Kurtic, Pao Gomez e Conti avessero abuto ilpiede più felice, ora saremmo qui a strapparci le vesti (i capelli non li ho più da un pezzo…) per una sconfitta che non sarebbe stata neanche immeritata. No Fiorentina. Così non va. E’ vero che stavolta Sousa ha fatto scelte condivisibili dall’inizio, con le cdue punte. Ma il centrocampo ha sofferto moltissimo, almeno fino a quando non è entrato Vecino. Sanchez è stato un pianto. E sono andati male anche gli esterni: Milic sembrava è sembrato un birillo, scavalcato da Conti con grande facilità. Bernardeschi, volenteroso, non è quasi mai riuscito a tirare, né a servire palloni utili per Babacar e Kalinic. Ecco lui, il centravanti, lo salvo dal marasma generale. Per l’abnegazione e l’impegnmo. Badelj benino nel primo tempo e una frana nella ripresa. Salcedo? Schierato al piosto di Tomovic è andato malino nei primi 45’ e un po’ meglio nella ripresa, fino a dare più stabilità a un reparto dove non è stato immune da errori nemmeno Gonzalo. La speranza? Che la Fiorentina (a parte l’impegno di giovedì in trasferta con lo Slovan Liberec per l’Euroleague) sappia vincere a Cagliari. E naturalmente batta il Crotone in casa, mercoledì della prossima settimana. Altrimenti il piatto continuerà la classifica a piangere, come questa poco dignitosa classifica.

Salcedo: male nel primo tempo, meglio nella ripresa
Salcedo: male nel primo tempo, meglio nella ripresa

ARTIFICIERI – Anteprima con allarme bomba: un’auto con targa francese parcheggiata proprio davanti all’ingresso della tribuna d’onore. Se ne accorgono tardi, ma fanno intervenire gli artificieri. Batticuore per un quarto d’ora. Poi arriva il proprietario, un ignaro turista che se la cava con una multa per divieto di sosta. E vabbè… C’è un bel sole di mezzogiorno, che sembra più primaverile che autunnale, ma non capace di asciugare del tutto il terreno del Franchi dopo la pioggia di ieri. Celebrati i vecchi campioni e gli antichi presidenti. La Fiorentina dei Della Valle s’inchina finalmente alla tradizione. Anche se mi è rimasta di traverso la scelta, anni fa, di rinunciare al minuto di raccoglimento dopo la morte di Julinho per paura di problemi dopo il fallimento della società guidata da Cecchi Gori. Comunque bene ora. Con i miei amici di sempre _ Sarti, Orzan, Magnini, Carpanesi – celebrati come eroi superstiti della grande squadra del ‘56. Riguarda alla formazione, Sousa mi ha sorpreso, perché ha fatto esattamente quello che avevo auspicato: ossia Salcedo in difesa al posto di Tomovic, Bernardeschi esterno destro e, sopratto, le due punte, Kalinic e Babacar. L’Atalanta agile di Gasperini schiera tre punte sulla carta, in realtà una e mezzo (Petagna e Papo Gomez, perché l’ex viola Kurtic ripiega spesso). E vai con la cronaca. Al 3’ batti e ribatti sulla linea di porta bergamasca, ma alla fine il portiere albanese Berisha riesce a tuffrsi in avantyi, impossessandosi del pallone. Poi una punizione diretta (8’) di Bernardeschi, parata in tuffo. La Fiorentina prende l’iniziativa conduce il gioco. Si trova favorita da alcuni rimpalli favorevoli. Al 12’ Kalinic serve Babacar in area che scivola sul pallone, ma viene fermato anche dall’arbitro. Che sbaglia: non era fuorigioco. L’Atalanta di Gasperini si rintana e prova a ripartire.

Bernardeschi: non è riuscito quasi mai a saltare gli avversari e a proporsi come Sousa aveva chiesto
Bernardeschi: non è riuscito quasi mai a saltare gli avversari e a proporsi come Sousa aveva chiesto

FIESOLE – Ma l’occasione, la prima vera, è di Kalinic (16’) che entra in area da sinistra, tira bene al volo, ma trova Berisha che si alza in volo e devia dopra la traversa. Peccato. Ma i viola spingono, guadagnano angoli, fanno valere la differenza di cifra tecnica. Poi Kurtic, l’ex di turno, va giù in area viola: dalla mia postazione sembra più un tuffo mal riuscito. Damato fa cenno di proseguire. Ancora Kurtic (25’) fa venire i brividi quando colpisce bene da sinistra, Tata è battuto, ma Astori respinge sulla linea. Uff … è andata davvero di lusso. Il problema? Alcuni palloni vaganti persi a metà campo, dove i bergamaschi (soprattutto Conti, Kessiè e lo stesso Kurtic) sono spesso più svelti di Sanchez e Badelj. Milic, artefice di una buonissima partita su Salah contro la Roma, ora si fa saltare come un birillo. Proprio Conti (29’) lo salta di nuovo e fa andare di traverso i panini masticati sugli spalti: palla colpita da destra che attraversa tutta la porta e va fuori, quasi fosse guidata da un telecomando invisibile e provvidenziale. Ma a quanti miracoli ha diritto la Fiorentina? La Fiesole rumoreggia e fischia. Vuole scuotere la squadra. Però è un gran momento per l’Atalanta, che ora vince ogni rimpallo e pressa. Gasperini si dispera per i gol mancati. Il centrocampo viola, pimpante per una ventina di minuti, ora appare imbambolato. Giusto che i tifosi fischino.

Kalinic bloccato in area atalantina
Kalinic bloccato in area atalantina

FISCHI – Andrea Conti (22 anni) fa il bello e cattivo tempo sulla fascia destra. Milic con lui non ce la fa. E Sousa come reagisce? Improvvisamente un lampo viola: Kalinic mantiene un bel pallone a limite area, sulla sinistra, lo mette al centro per Babacar che tenta di scavalcare un difensore, abile a toccarla con la mano. Babacar protesta. L’arbitro fa cenno di no: niente rigore. E del resto, al rallentatore, si vede che è fuori area. Però, almeno la punizione… Papo Gomez è una spina nel fianco. Kessiè, a sinistra, fa come Conti a destra: nel senso che salta Salcedo e va a tirare. Meno male che Tata è presente a se stesso: al 41’ salva di piede. Ma non si può continuare così. .. Kalinic (42’) prova una sortita di alleggerimento, arriva al tiro e Berisha para in tuffo. Si va al riposo fra i fischi. No Fiorentina, così non va. Nel primo tempo salvo solo Kalinic, soprattutto per la volontà. Badelj lievemente meglio degli altri, ma nemmeno lui è riuscito a dare consistenza al centrocampo viola. Babacar? Volenteroso, ma se non la butta dentro…

TELLO – In avvio di ripresa, subito una sostituzione nell’Atalanta: fuori Caldara e in campo Stendardo. Applauso d’incoraggiamento alla Fiorentina: ne ha bisogno. Occasione viola (5’), colpo di testa di Sanchez su angolo, Conti respinge quasi sulla linea, accanto al palo destro. I viola ci provano. Senza successo. Conquistano due o tre angoli e il pubblico applaude. Poi è di nuovo Kurtic (10’) a colpire di testa alto di poco davanti al portiere. Quanto sbaglia questa Atalanta in zona gol! Sousa di decide a cambiare qualcosa: fuori Sanchez (stavolta semi disastroso) e in campo Vecino. In panchina anche Milic: gioca Tello, spostando Bernardeschi da destra a sinistra. Risultato? Vecino prova a riequilibrare la squadra, ma va subito anche al tiro (16’) costringendo Berisha a deviare sopra la traversa. Tello (20’) scatta bene da destra, si porta al centro e tira: Berisha ci arriva in tuffo. Ancora Tello (27’) la mette bene in area, sulla sinistra, Bernardeschi tocca per Kalinic ma il colpo di testa dell’attaccante è fuori di pochissimo.

ZARATE – La Curva Fiesole scuote la squadra ma anche tutto lo stadio. Provoca: Maratona bianconera. E ancora: tribuna bianconera. Obiettivo? Ottenere un gran boato a sostengo dei viola. Però fa sempore paura l’Atalanta: Papo Gomez la tira fuori (36’). Poi la sostituzione attesa: fuori Babacar e dentro Zarate. Ma è troppo tardi. Maurito s’impegna, però è bloccato da nugoli di difensori che gli si avventano contro. Gagliardini (entrato al posto di Kurtic) era stato ammonito e commette fallo di mano volontario. Espulsione? Graziato. Gasperini sostituisce Papo Gomez con D’Alessandro. Quattro minuti di recupero. I bergamaschi perdono tempo. I viola ci provano ma restano impaniati a tre quarti.

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Sandro Bennucci

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