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Firenze: cordoglio per la morte di Ivo Butini (89 anni) senatore e giornalista. Protagonista della «Battaglia di Toscana» fra Dc e Pci

Ivo Butini
Ivo Butini

FIRENZE – Profondo cordoglio nel mondo della politica e del giornalismo per la scomparsa di Ivo Butini, già senatore della Repubblica e anche giornalista pubblicista, iscritto al sindacato, l’Associazione Stampa Toscana, addirittura da 53 anni. La sua tessera è datata infatti 19 febbraio 1963. Butini è morto oggi, 18 novembre, all’ospedale di Santa Maria Nuova, dov’era ricoverato da qualche giorno. Aveva 89 anni e anche gli avversari lo ricordano come un leone del suo partito, la Democrazia Cristiana. E’ stato il leader della Dc toscana e anche coordinatore nazionale della corrente fanfaniana. Ma si schierò negli anni più recenti con Forlani, quando Fanfani sostenne l’elezione a segretario della Dc di Ciriaco De Mita. Grande oratore, al tempo della politica come passione di massa, Butini era un «cavallo di razza». E per lungo tempo i dirigenti democristiani fiorentini e toscani hanno continuato ad incontrarlo riservatamente per trarne consigli e ispirazioni strategiche. Butini fu protagonista della «Battaglia di Toscana», di cui lui si rese protagonista al tempo della nascita delle Regioni, nel 1970. Se la prese con l’allora Partito socialista, sostenendo che in un’assemblea legislativa come quella regionale non si potevano ammettere maggioranza non omogenee rispetto al quadro nazionale. Fu una battaglia perduta, perché per lunghi i socialisti governarono la Toscana assieme al Pci.
Prima di cominciare la carriera politica era un maestro elementare. Fu consigliere comunale a Carmignano. Nel 1963 venne eletto segretario provinciale della Dc di Firenze e nel 1973 venne eletto segretario regionale. A partire dagli anni Settanta era stato presidente dell’Istituto Renato Branzi. Fu eletto senatore della Repubblica nel 1983. I funerali oggi, sabato 19 niovembre, alle 15, nella chiesa di Sant’Egidio.

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La scomparsa di Ivo Butini mi addolora profondamente. Era stato il mio maestro in seconda elementare, alla scuola Dante Alighieri di via de’ Magazzini, negli anni Cinquanta. Poi lo incontrai di nuovo da grande, da giornalista de La Nazione, quando lui, dopo aver fatto la battaglia di Toscana in Consiglio regionale, approdò in Parlamento. Infine l’ho ritrovato nella mia veste, ormai non più freschissima, di direttore di Firenze Post – nel quale anche lui ha scritto, insieme a suo figlio, il nostro caro Francesco – e anche nell’altra mia giacchetta, quella di presidente dell’Associazione Stampa Toscana: ho scoperto che Ivo Butini era iscritto al sindacato dei giornalisti da 53 anni. Un primato difficilissimo da uguagliare. Per tutti questi motivi, insieme al presidente della società editrice di Firenze Post, Sergio Tinti, e a Paolo Padoin, mi stringo alla famiglia (alla moglie Franca, ai figli Francesco e Fabrizio, alle nuore Nicoletta e Anna e al nipotino Mauro) esprimendo dolore e cordoglio per la scomparsa di un uomo dalle grandi passioni: la politica, certo, e il giornalismo.

(Sandro Bennucci)

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