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Urna elettorale elezioni regionali 2015

Elezioni: se si votasse subito il Pd primo partito con il 31%. M5S al 28,5%

ROMA – Se si tornasse oggi alle urne per le Politiche, il Partito Democratico otterrebbe il 31%, il Movimento 5 Stelle il 28,5%: è la fotografia che emerge dal Barometro Politico di dicembre dell’Istituto Demopolis. La Lega è al 13,5%, Forza Italia al 12%. Staccati, sotto il 5%, Fratelli d’Italia, Sinistra Italiana ed Area Popolare. E’ quanto emerge da un sondaggio – si legge in una nota – effettuato dall’Istituto Demopolis.

Il PD di Renzi e il Movimento fondato da Grillo si confermano le due principali forze nello scenario politico del Paese. A beneficiare dell”effetto Referendum è in parte l’area di Centro Destra, con una lieve crescita del consenso per i partiti di Salvini e Berlusconi. «Lo scontro referendario e l’ipotesi di Elezioni Politiche anticipate – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – hanno rinnovato l’interesse dei cittadini per il voto, confermando l’inversione del trend già evidenziato nel settembre scorso: l’affluenza che alle Politiche 2013 era al 75%, poi crollata al 59% nel maggio scorso, risalirebbe oggi al 66%, in netta crescita rispetto ai mesi precedenti».

Per l’Italia sarebbe meglio tornare alle urne? Il 67% degli elettori ritiene che bisognerebbe votare in primavera, dopo la messa a punto della Legge elettorale. Più perplessa appare invece la rimanente parte degli intervistati: il 15% opterebbe per il prossimo autunno, il 12% per la scadenza naturale della Legislatura prevista nel febbraio 2018.

Demopolis ha chiesto infine una preferenza sulle Leggi elettorali di cui si parla. Gli italiani, come è naturale, non hanno un’idea precisa dei diversi sistemi: un quarto degli intervistati non esprime alcuna opinione in merito. La maggioranza relativa, il 40%, apprezzerebbe il Mattarellum, con il maggioritario uninominale nei collegi ed un 25% di correttivo proporzionale, già in vigore dal 1993 al 2005. Il 18% opterebbe invece per un ritorno al Proporzionale in vigore sino al 1992; al 17% andrebbe bene l’Italicum. «Appare chiara – afferma il direttore dell”Istituto Demopolis Pietro Vento – la richiesta degli elettori di poter tornare ad eleggere candidati che siano reale espressione del territorio, superando le liste bloccate previste dal Porcellum».

 

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