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Roma: cosa ci dirà stasera il Capo dello Stato nel messaggio di fine anno. Anticipazioni e indiscrezioni

Il messaggio 2015 del Capo dello Stato

ROMA – Il Capo dello Stato rivolgerà questa sera il tradizionale messaggio di fine anno a un’Italia che, per ora, si è liberata di Renzi, già impaziente di ritornare in sella. Vista la situazione d’incertezza, Mattarella inviterà, secondo indiscrezioni trapelate, i partiti e i loro leader a tornare a fare il loro mestiere, ricominciare – cioè – a occuparsi dei problemi reali, trovare soluzioni per un Paese sfibrato altrimenti il rischio è di essere percepiti dall’opinione pubblica come inutili.

Mattarella, secondo il suo stile, non pronuncerà espressioni forti, ma il senso del suo discorso sarà incentrato sul richiamo a occuparsi dei problemi che attraversano l’Italia e che sono gli stessi che hanno determinato la sconfitta referendaria di Renzi. Senza una nuova attenzione alla vita pratica e quotidiana degli italiani, alla crisi occupazionale, al lavoro precario, alla sfiducia nel sistema bancario e ai timori per immigrazione e terrorismo, la politica è destinata a una continua e progressiva delegittimazione popolare.

Nel suo dialogo con gli italiani, interlocutori nel messaggio di fine anno, confermerà che la politica è impegnata in ripetute polemiche di natura elettorale ma è stata piuttosto disattenta sulle soluzioni pratiche dei problemi della gente. Ripeterà il richiamo a fare le nuove leggi elettorali, insieme, presto ma bene. Soprattutto trovando una formula che renda omogeneo il voto per Camera e Senato. Ma insisterà molto sulla necessità che la politica riesca a tirar fuori dal cilindro proposte e provvedimenti utili su lavoro, risparmio, terrorismo e sicurezza, senza indulgere a vane promesse e futili chiacchiere.

Qualcuno leggerà in questi passaggi un richiamo indiretto a Matteo Renzi che preme soltanto per le urne a giugno, ma il discorso sarà riferito al sistema politico-parlamentare nel suo complesso, invitato a non chiudersi nei recinti dell’autoreferenzialità di cui il dibattito quotidiano su proporzionale o Mattarellum rappresenta la massima espressione.

Netto e preciso il pensiero del Presidente ai problemi degli italiani, alla crisi bancaria che ha posto in difficoltà tanti risparmiatori, ma soprattutto alla situazione del lavoro, dell’occupazione e soprattutto della disoccupazione giovanile. E, a proposito dei giovani, il ricordo di Mattarella andrà alle giovani italiane scomparse all’estero per gli attentati di Parigi e Berlino – Valeria Solesin e Fabrizia Di Lorenzo – e sicuramente farà un cenno alla situazione delle popolazioni colpite dal terremoto e alla sua recente visita a Amatrice.

Sono solo alcuni tra i temi che probabilmente Mattarella toccherà questa sera, ma basterà accendere la Tv (a reti unificate) alle 20,30 per scoprire personalmente e in dettaglio il messaggio che il capo dello Stato vuol lanciare agli italiani e alla politica nostrana.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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