Lavoro: sui voucher nessun compromesso possibile, occorre eliminarli. L’opinione di Susanna Camusso
ROMA – «Bisogna ragionare sull’aumento delle risorse da destinare agli investimenti guardando agli effetti che possono determinare sull’occupazione nonché sulla qualità del lavoro. Se si vuole avere una prospettiva, se si vuole investire giustamente su ‘Industria 4.0’, bisogna puntare sulla qualità del lavoro. Una strada diversa, incompatibile con quella che sostiene i voucher». Lo afferma il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Se si parla di modifiche, sottolinea il leader della Cgil riferendosi alle parole del premier Paolo Gentiloni che si è detto pronto a cambiamenti su questo tema, vuole dire che non si è ancora capito cosa sta accadendo. Non si tratta di modificare alcune regole, si tratta di farle scomparire perché non solo offendono, come quelle sui voucher, la dignità delle persone, ma creano un precariato ancora più insopportabile di quello che si doveva eliminare.
Sui buoni lavoro nessuna mediazione è possibile, afferma Camusso: «no, su questo istituto no. Dobbiamo ricomporre le caratteristiche di un rapporto di lavoro perché il lavoro non è merce che si prende sullo scaffale.»