Immigrazione: mentre Minniti stringe accordi con la Tunisia Alfano annuncia altre intese per i rimpatri
ROMA – Al lavoro i ministri competenti, in vari ambiti, in materia d’immigrazione per dare effettività all’annuncio del Governo di una stretta sull’ingresso dei migranti irregolari e un’intensificazione di espulsioni e rimpatri. Intanto Minniti agisce e Alfano annuncia.
Sicurezza del Mediterraneo e immigrazione i temi centrali dell’incontro tra il ministro dell”Interno Marco Minniti ed il suo omologo tunisino Hedi Majdoub. Il ministro ha affermato: « abbiamo fatto un bilancio degli accordi di cooperazione, di quelli già in vigore, uno molto antico del 98 e uno più recente del 2011, e abbiamo deciso di aprire una nuova fase insieme, impegnati nella lotta al terrorismo e impegnati a prevenire l”immigrazione clandestina. Per quanto mi riguarda sono veramente soddisfatto. Minniti oggi vola a Malta per incontrare il ministro dell’Interno Carmelo Abela.
Alfano, ministro degli Esteri, da parte sua fa sapere: «Sono al lavoro per concludere accordi che diminuiscano gli arrivi impedendo le partenze. C’è un triangolo di Paesi fondamentale: il Niger, con cui siamo vicini a chiudere un accordo, la Tunisia e la Libia. Noi ci muoviamo con rigore e umanità, abbiamo salvato molte vite ma non possiamo accettare da nessuno violazioni delle regole. Per questo dobbiamo accelerare su espulsioni e rimpatri».
Speriamo che alla parole seguano i fatti, anche se magari sarebbe opportuno che ciascun ministro non seguisse una strada propria, ma si coordinassero fra loro. Finora però abbiamo assistito a rivolte di clandestini, che probabilmente rimarranno impuniti, a una scarsa efficacia delle espulsioni, alla sempre maggiore arroganza e organizzazione dei migranti irregolari, assistiti da associazioni caritatevoli e da centri sociali, sicuri della probabile impunità garantita in pratica dalle nostre leggi e dall’interpretazione magnanima della magistratura.