M5S: Grillo molla Farage (euroscettici) e abbraccia Alde, partito che sostiene l’Europa. Proteste nel movimento
ROMA – Colpo di scena nella strategia europea di Grillo, che adesso chiama il movimento 5S al voto on line per decidere di abbandonare gli euroscettici di Nigel Farage e di far aderire i 17 pentastellati eletti a Strasburgo all’Alde, il gruppo liberaldemocratico a vocazione fortemente europeista.
La decisione ha suscitato malumori e proteste della base sul web. Non sono mancati nemmeno i no di molti parlamentari come Carlo Sibilia, Nicola Morra, Claudia Mannino, Mirella Liuzzi, Daniele Pesco, Michele Dell’Orco, Carlo Martelli, Riccardo Nuti. L’eurodeputato Marco Zanni spiazzato dice di avere appreso solo ieri mattina la notizia, «con sorpresa e sconcerto». Tutti i contrari sottolineano che si tratta di un errore madornale perché il gruppo dell’Alde ha un programma pro-Europa e federalista incompatibile con quello pentastellato definito dagli stessi eurodeputati irrealistico e populista. Alde inoltre è un gruppo al quale hanno sempre guardato Romano Prodi e Mario Monti. «Allora – dice Sibilia – meglio soli che male accompagnati».
Grillo sostiene invece che, fallito il dialogo coni verdi, tenuto conto che gli eurodeputati inglesi abbandoneranno il parlamento dalla prossima legislatura, Alde resta l’unico come possibile alleato che «conta 68 eurodeputati e con la presenza del MoVimento 5 Stelle diventerebbe la terza forza politica al Parlamento europeo. Questo significa acquisire un peso specifico di notevole importanza nelle scelte che si prendono. Significa in molti casi rappresentare l’ago della bilancia: con il nostro voto potremo fare la differenza e incidere sul risultato di molte decisioni importanti per contrastare l’establishment europeo». A cominciare dalla prossima elezione del Presidente del Parlamento europeo.
Crtitiche non solo dall’interno del Movimento, ma anche da Matteo Salvini e dal Pd. Durissime le parole della vicesegretaria Debora Serracchiani: «Da Farage a Alde, da No a Sì euro: Grillo mobilita le folle del web come Benito a piazza Venezia. Tutti applaudono decisioni già prese».